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2019-2020 – SALOTTO SCIENTIFICO: L’UNIVERSO, DAL BIG BANG AL BIG CRUNCH – venerdì 27 marzo 2020 – 19:00 – Libreria Magna Charta – Lavinio – Anzio (Rm)

2019-2020 – SALOTTO SCIENTIFICO

L’UNIVERSO, DAL BIG BANG AL BIG CRUNCH

Incontro 5: venerdì 27 marzo 2020 – 19:00-20:00

Incontro del 13 marzo rimandato al 27 marzo 2020 causa COVID-19
Buchi Neri e Quasar

Libreria Magna Charta
Via Ardeatina, 460 – Lavinio – Anzio (Rm)

Il Progetto

L’Associazione Pontina di Astronomia – Latina-Anzio-Nettuno e la Libreria Magna Charta organizzano
IL SALOTTO SCIENTIFICO,
incontri mensili di approfondimento e discussione presso i locali della libreria stessa.

L’argomento prescelto per l’anno 2019-2020 è:
L’UNIVERSO: DAL BIG BANG AL BIG CRUNCH
conduce Domenico D’Amato dell’Associazione Pontina di Astronomia.

Calendario e Programma

1) venerdì 22 novembre 2019 – 19:00-20:00
Visione dell’Universo nell’Antichità

2) venerdì 6 dicembre 2019
Il Big Bang

3) venerdì 17 gennaio 2020
Formazione delle Stelle

4) venerdì 14 febbraio 2020
Morte delle Stelle

5) venerdì 13 marzo 2020
Formazione dei Sistemi Planetari

6) venerdì 10 aprile 2020
Mostri dell’Universo: Buchi Neri e Quasar

7) venerdì 8 maggio 2020
L’Universo avrà una Fine?

Ogni incontro ha la durata di circa un’ora; nella prima parte viene illustrato l’argomento e nella seconda parte si apre una discussione con i presenti.

L’ingresso è libero

Per informazioni:

Libreria MAGNA CHARTA:
Stefano Ricci
06-9815472
388-7617206
stefano.magnacharta@gmail.com

APA-lan:
Domenico D’Amato
339-8437009
domdamato49@gmail.com

La Locandina

Locandina

Locandina

2014 – RADIAZIONE COSMICA DI FONDO – SECONDA PARTE – Conferenza

2014 – RADIAZIONE COSMICA DI FONDO – SECONDA PARTE – Conferenza

Martedì 1 Aprile 2014 – 18:30 

Presentazione Astrofisica Dott.essa Daniela Carturan

Nuova Sede  Saletta Sovrani

Quartiere Q5 – Latina

Coord.: 41°26’44.96” N ; 12°52’50.46” E  

PROGRAMMA

L’Astrofisica Dott.essa Daniela Carturan presenta una conferenza su:

LA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO: SECONDA PARTE

Entriamo più nello specifico delle prime fasi dell’Universo e sulla nascita della radiazione cosmica di fondo.

Come trarre da essa informazioni (sull’età dell’Universo, sulla materia oscura, sull’inflazione,…) e le ultimissime novità della missione BICEP2.

La partecipazione è gratuita.

Info: Andrea Miccoli  347-5775180 andmicco@libero.it  

2014 – RADIAZIONE COSMICA DI FONDO – Conferenza

2014 – RADIAZIONE COSMICA DI FONDO – Conferenza

Martedì 18 febbraio 2014 – 18:30 

Presentazione Astrofisica Dott.essa Daniela Carturan

Nuova Sede  Saletta Sovrani

Quartiere Q5 – Latina

Coord.: 41°26’44.96” N ; 12°52’50.46” E

PROGRAMMA

L’Astrofisica Dott.essa Daniela Carturan presenta una conferenza su:

LA RADIAZIONE COSMICA DI FONDO: UNO SGUARDO ALL’ALBA DEI TEMPI

La radiazione cosmica di fondo è quanto di più antico possiamo osservare, è la foto scattata all’universo da bambino.

In essa ci sono, cifrate, le informazioni uniche sul cosmo, sulla sua origine ed evoluzione.

Le missioni spaziali dedicatele negli ultimi anni stanno segnando una vera e propria pietra miliare nella nostra comprensione dell’universo!

La partecipazione è gratuita.

Info: Andrea Miccoli  347-5775180 andmicco@libero.it  

Ricordi 

APPUNTI DI ASTRONOMIA 2011-2012 – Cap 09

APPUNTI DI ASTRONOMIA 2011-2012

Domenico D’Amato
Andrea Miccoli

INDICE

9 – L’UNIVERSO: DAL BIG BANG AL BIG CRUNCH

II nostro Universo ha avuto inizio da un punto. Un oggetto matematico senza dimensioni. La singolarità iniziale.

Non è dato sapere come e perché sia iniziato il Tutto. Ma sappiamo che il Creato è nato da una grande esplosione: il Big Bang. Un’esplosione universale che ha permesso a tutta la materia ed allo stesso spazio-tempo, compressi in quel punto, di essere.

Numerosi risultati sperimentali ne hanno sancito la correttezza: l’espansione dell’Universo scoperta da Hubble nel 1928 e la radiazione di fondo misurata da Penzias e Wilson nel 1965.

L’ESPANSIONE DELL’UNIVERSO

L’Universo è composto da corpi o strutture che non sono statiche. Tutto si muove e ruota intorno a qualcosa.

La conferma sperimentale che l’Universo è un organismo in movimento è avvenuta nel 1928 da Hubble; l’astronomo americano determinò che tutte le galassie si allontanano le une dalle altre come spinte da una forza immane; la velocità di allontanamento è proporzionale alla distanza e riuscì a misurarla e a fissarne una legge matematica (legge di Hubble), rilevando lo spostamento verso il rosso (in inglese: redshift) della luce di quegli oggetti lontani che ci arriva sino a noi.

L’effetto è simile all’effetto Doppler che interessa le onde sonore: una sorgente in movimento, ad esempio un treno, in avvicinamento il suono prodotto aumenta di frequenza (diventa più acuto), invece in allontanamento il suono diminuisce di frequenza (diventa più grave).

Per le onde luminose, che sono le messaggere degli oggetti celesti, avviene lo stesso fenomeno, i corpi in allontanamento si manifestano con una luce di frequenza più bassa (colore verso il rosso), mentre quelli che si avvicinano emettono una luce che arriva a noi con una frequenza maggiorata (colore verso il blu).

Hubble riuscì a determinare il legame tra velocità e spostamento verso il rosso (o verso il blu) e pose le basi per un Universo dinamico in espansione.

LA RADIAZIONE DI FONDO

Nel 1965 Penzias e Wilson scoprirono casualmente onde radio a bassa energia che sembravano riempire tutto lo spazio, come un sottofondo. Tale energia era omogenea e costante (isotropa) e non sembrava provenire da un punto particolare del cielo.

La natura era quella di emissione di corpo nero alla temperatura di circa 3° Kelvin (corrispondenti a circa -270° centigradi).

Questa radiazione di fondo è ciò che rimane del Big Bang, della “palla di fuoco” primordiale del nostro Universo.

L’immensa palla di fuoco si è espansa e si è raffreddata.

Considerando l’età stimata dell’Universo (circa 13,7 miliardi di anni), la temperatura media di quella palla di fuoco in espansione deve avere ora una temperatura media corrispondente al valore della radiazione di fondo.

È per questo motivo che tale emissione è detta anche radiazione fossile, perché essa è la radiazione superstite del Big Bang.

IL BIG BANG

II Big Bang è quell’evento che ha dato inizio al nostro mondo circa 13,7 miliardi di anni fa, imprimendo a tutto l’insieme una spinta che prosegue tutt’ora.

Le condizioni primordiali erano proibitive per qualsiasi cosa, materia ed energia compresa.

L’Universo era costituito da una sorta di zuppa energetica.

Con l’espansione, la zuppa energetica si raffreddò, permettendo l’esistenza e la formazione dei primi nuclei di idrogeno.

Le prime strutture nucleari si formarono circa tre minuti dopo l’inizio del tempo, con una temperatura vicina al miliardo di gradi.

Ma dobbiamo aspettare circa 100.000 anni prima che la temperatura scenda a circa 6.000 gradi per effetto dell’espansione e sia stato possibile la formazione stabile dei primi atomi di idrogeno ed elio.

Un processo inflativo, ossia un’accelerazione repentina della velocità di espansione dell’Universo e durato per un tempo limitato, ha generato la formazione di alcuni grumi, che hanno dato vita successivamente alle prime strutture celesti: le nebulose.

La forza impressa dal Big Bang ha permesso all’Universo di espandersi.

Ma la forza gravitazionale permette al Tutto di agglomerarsi e di rallentare nello stesso tempo l’espansione, che altrimenti continuerebbe all’infinito.

Il grafico che segue cerca per sommi capi di riepilogare la storia evolutiva del nostro Universo, dal Big Bang ai giorni nostri (vedi fig 9.1).

Fig 9.1 - La storia evolutiva del nostro Universo

Fig 9.1 – La storia evolutiva del nostro Universo.

LE NEBULOSE E LE STELLE

Le stelle sono gli oggetti celesti che brillano di luce propria. Il nostro Sole è una di esse.

Le stelle originano dalle nebulose che sono delle “nuvole” di gas interstellare (solitamente idrogeno ed elio) e polveri.

Nell’interno delle galassie esistono delle ampie zone piene di gas interstellare e polveri che rappresentano la fucina delle stelle.

L’azione della gravità a livello locale fa sì che questo gas si concentri in tanti piccoli bozzoli.

Ogni bozzolo si comporta come una calamità che attrae altro materiale.

La parte interna, soggetta a pressione per il peso degli strati sovrastanti, si riscalda.

Quando la temperatura raggiunge valori dell’ordine di milioni di gradi, s’innesca una reazione fisica denominata fusione nucleare.

Così nasce una protostella.

La fusione nucleare è quel processo fisico che avviene quando si raggiungono dei valori di pressione e temperature tali che due nuclei contigui si fondono: il risultato è un nucleo di un materiale diverso.

Naturalmente il livello di pressione e temperatura è diverso da materiale a materiale (la temperatura è dell’ordine dei milioni di gradi), e l’idrogeno è quello più facile da “fondere”: sono necessari solo 15 milioni di gradi!

Il processo di fusione nucleare produce un materiale d’ordine superiore, ad esempio l’idrogeno produce elio, ed una grande quantità di energia, sotto forma di calore e di particelle energetiche (vedi fig 9.2).

Fig 9.2 – Il processo di fusione nucleare tra quattro nuclei di idrogeno (H) genera un nucleo di elio (He) più dell’energia

Fig 9.2 – Il processo di fusione nucleare tra quattro nuclei di idrogeno (H) genera un nucleo di elio (He) più dell’energia.

Il calore generato viene diffuso nell’ambiente circostante; le particelle energetiche prodotte, invece, creano una pressione interna che gonfia la stella e contrasta l’attrazione gravitazionale che tende a comprimere il tutto verso il centro.

Si stabilisce una sorta di equilibrio tra gravità e pressione, senza questo equilibrio la stella non può sopravvivere.

LE GALASSIE

Le stelle non si formano isolate ma nascono in immense estensioni di gas e detriti.

L’insieme di questi enormi raggruppamenti di corpi da vita alle galassie.

Le galassie sono enormi agglomerati stellari che contengono miliardi di stelle.

La nostra Via Lattea è una di esse e contiene circa 200 miliardi di stelle.

La forma è solitamente un disco ruotante intorno ad un centro, con la popolazione stellare che si sfrangia in strisce spiraleggianti.

Le dimensioni sono dell’ordine di diverse decine di migliaia di anni-luce (circa 100.000 a.l. per la Via Lattea) (vedi fig 9.3).

Fig 9.3 – Evoluzione di una galassia

Fig 9.3 – Evoluzione di una galassia.

VITA DELLE STELLE

Le stelle non vivono in eterno. Esse brillano sino a che esiste combustibile nel loro interno:il carburante principe è l’idrogeno, l’elemento che ha bisogno delle condizioni di temperatura e pressione più favorevoli, generando nel contempo anche una maggiore energia dalla reazione nucleare.

Il processo funziona anche con gli altri elementi, fino a che non si incontra il ferro e la reazione si interrompe.

Chiaramente a mano a mano che un elemento si esaurisce, la reazione prosegue con un elemento superiore ma si produce sempre meno energia; la stella cambia colore, si arrossa, sino a spegnersi quando l’energia prodotta non è più in grado di auto-alimentare la reazione nucleare.

Con lo spegnimento, la stella morente può seguire diverse strade evolutive secondo la sua grandezza:

1) — La stella si spegne e si contrae sino a trovare una sorta di equilibrio tra pressione dei materiali costituenti e l’attrazione gravitazionale: nane brune.

Ma nane brune sono anche quelle piccole stelle che non hanno raggiunto una grandezza tale da innescare una reazione di fusione nucleare duratura.

La massa di questi oggetti è inferiore a quella del nostro Sole.

2) — La stella prosegue nella lotta alla vita, trasferendo all’interno la reazione nucleare.

L’energia prodotta fa espandere il guscio esterno.

Quando l’espansione ha raggiunto un certo limite il guscio in espansione esplode, generando una supernova.

Il nucleo, se ha ancora del materiale da bruciare, diventa una nana bianca.

Il materiale espulso dall’esplosione si disperde lentamente nello spazio interstellare, formando attorno all’astro residuo centrale un tenue guscio sferico che si allarga sempre più con il passare del tempo: questo oggetto prende il nome di nebulosa planetaria.

3) – La gigante rossa, una volta espulso il guscio esterno, è condannata al collasso gravitazionale se il corpo non è in grado di auto-sostenersi con la reazione di fusione nucleare dei materiali residui.

Il collasso gravitazionale è quel processo fisico pilotato dalla forza gravitazionale che fa implodere la materia su se stessa. Tale implosione prosegue sino a che la resistenza degli atomi a compenetrarsi non la ostacoli.

Se la massa è compresa tra 1,5 e 3,5 masse solari, la forza implodente è tale da vincere anche la resistenza degli atomi: gli elettroni (particelle negative) vengono spinti contro il nucleo, attirati dai protoni (particelle positive) si annullano a vicenda, creando dei neutroni (particelle neutre).

La materia diventa costituita unicamente da neutroni.

Il corpo ottenuto è una stella di neutroni (o Pulsar, acronimo di PULsating StAR).

Corpo compatto che gira velocissimo (dell’ordine di un giro al secondo ed anche meno) e che non emette luce, ma un segnale elettromagnetico ad impulsi con frequenza pari alla sua velocità di rotazione, come fosse un faro.

Le dimensioni del corpo iniziali diventano minuscole: il nostro Sole si contrarrebbe sino ad avere un diametro di circa dieci chilometri!
Un centimetro cubo di questo materiale peserebbe circa un milione di tonnellate, la densità del nucleo atomico!

4) – Se la stella iniziale ha una massa enorme (oltre 3,5 masse solari), il destino finale è ancora diverso da quelli sino ad ora illustrati: il collasso gravitazionale prosegue all’infinito; si genera quello che i fisici chiamano: una singolarità, il buco nero.

La materia diventa sempre più densa.

Nulla sfugge al suo campo gravitazionale, che diventa sempre più grande, sempre più vorace.

Nulla riesce a partire dalla sua superficie, neanche la luce. Il corpo centrale diventa invisibile, da qui il nome di Buco Nero.

L’osservazione visuale diretta di un tale oggetto cosmico è praticamente impossibile.

L’immagine che segue compendia graficamente quanto appena detto (vedi fig. 9.4).

Fig 9.4 – Evoluzione tipica di una stella

Fig 9.4 – Evoluzione tipica di una stella.

PARAMETRI DELLE STELLE

Le stelle emettono luce e si presentano a noi con caratteristiche diverse.

La prima peculiarità è che alcune sembrano essere molto brillanti, altre più deboli, oltre che presentare un colore diverso.

Gli astri non sono tutti uguali in grandezza e, soprattutto, non sono tutti alla stessa distanza.

Una stella più brillante (ad esempio Sirio) non è che una stellina in confronto a Rigel della costellazione di Orione, ma ci appare come la più brillante perché Sirio è distante solo 8,6 a.l. contro i 1.000 a.l. di Rigel. Rigel ha una massa 20 volte quella di Sirio.

Una prima caratteristica delle stelle è la magnitudine apparente (m), ossia la luminosità con cui la vediamo. Un altro parametro caratteristico è la magnitudine assoluta (M), ossia la luminosità con cui vedremmo la stella ad una distanza fissa di 10 parsec equivalenti a 32,6 a.l.

La luminosità più alta corrisponde ad una magnitudine più piccola.

Ad esempio: una stella di magnitudine apparente m=0 è 2,512 volte più luminosa di una di m=1, che è 2,512 volte più luminosa di una di magnitudine m=2, e così via.

In condizioni favorevoli, l’occhio umano è in grado di percepire le stelle fino alla magnitudine m=6.

In questo modo teoricamente si possono scorgere ad occhio nudo sino a circa 3.000 stelle per emisfero.

L’altro parametro che contraddistingue le stelle è il loro colore, sinonimo di età: le stelle azzurre sono le più giovani, quelle rosse sono le più vecchie.

All’osservazione visuale, le stelle si possono presentare in diversi modi:

– isolate;

– in sistemi multipli: sistemi binari, sistemi tripli e così via.
Molte delle stelle che osserviamo, ci sembrano singoli astri.
L’osservazione al telescopio mostra che la maggior parte fanno parte di sistemi multipli.
Ma ciò non significa che siano necessariamente dei sistemi legati fisicamente l’uno all’altro.
Possono semplicemente essere delle doppie o triple solo prospetticamente.
In altri casi, dei sistemi stellari li possiamo osservare in un modo, ma dal loro comportamento possiamo dedurre che hanno una o più compagne invisibili.

– In ammassi aperti, quando la concentrazione in una certa zona è superiore al normale, ma che comunque distinguiamo abbastanza facilmente gli astri presenti.

– In ammassi globulari, quando la concentrazione è tale che esso si presenta alla nostra osservazione come una nuvoletta sfrangiata, molto brillante, su cui riusciamo a distinguere qualche componente.

– In galassie. Tutte le stelle che vediamo ad occhio nudo appartengono alla nostra galassia, la Via Lattea. Solo M31, conosciuta col nome di Grande Galassia di Andromeda, è l’unico oggetto extra-galattico che si riesca a scorgere ad occhio nudo.

L’UNIVERSO OGGI

II nostro Universo è in espansione. Ma sino a quando?

Gli studiosi non sono concordi sul destino futuro del Tutto.

La quantità di materia ed energia contenuta nell’involucro universale non è conosciuto. Il comportamento delle galassie, fa presupporre che noi vediamo solo una minima parte (circa il 10 per cento) di ciò che veramente è l’Universo.

Ma cos’è questa parte invisibile e sconosciuta?

Per rispecchiare il mistero che circonda questa parte consistente di materia, i fisici hanno pensato bene di denominarla materia oscura.

Non possiamo dire nulla per specificare questo tipo di materia.

Non si riesce a renderla tangibile con nessun esperimento.

Sappiamo solo che c’è ed è la maggioranza dei costituenti il nostro mondo.

La quantità di materia esistente per un volume unitario (densità) determina la vita futura dell’Universo:

1) – se questa densità è inferiore alla densità critica, l’Universo si espanderà per sempre.
Ma comunque finirà per la morte di tutti i suoi componenti;

2) – se la densità è uguale a quella critica, l’espansione rallenterà, per fermarsi in un tempo infinito.
Ma comunque finirà per la morte dei suoi componenti;

3) – se la densità è superiore a quella critica, la forza gravitazionale rallenterà sempre più l’espansione, iniziata con il Big Bang, sino ad avere il sopravvento. A questo punto l’Universo inizierà a contrarsi, sino a che avverrà il Big Crunch: la grande contrazione. Il Big Crunch è il buco nero finale in cui tutto l’Universo precipiterà e finirà la sua esistenza.

Qual è il nostro destino? 

A noi non è dato sapere. I tempi sono comunque enormi.

2018 – CONFERENZE DI PRIMAVERA: L’UNIVERSO – Agr. Campo del Fico – Aprilia – Giovedì 19 aprile 2018 – 19:00

2018 – CONFERENZE DI PRIMAVERA: L’UNIVERSO

4) PIANETI EXTRASOLARI

Relatore Domenico D’Amato

Giovedì 19 aprile 2018 – 19:00

A seguire cena di fine d’anno.

Agriturismo Campo del Fico

www.agriturismocampodelfico.com

Via Apriliana, 4 – Aprilia (Lt)

PROGETTO

L’Associazione Pontina di Astronomia -Latina-Anzio-Nettuno organizza una serie di conferenze sul tema: L’Universo presso l’Agriturismo Campo del Fico di Aprilia:

1) NASCITA DELL’UNIVERSO – relatore Paolo Federici

Giovedì 25 gennaio 2018 – 18:30

2) VITA DELLE STELLE – relatore Domenico D’Amato

Giovedì 22 febbraio 2018 – 18:30

3) MOSTRI DELL’UNIVERSO – relatore Domenico D’Amato

Giovedì 22 marzo 2018 – 18:30

4) PIANETI EXTRASOLARI – relatore Domenico D’Amato

Giovedì 19 aprile 2018 – 19:00

a seguire cena di fine d’anno

Gli incontri proposti vogliono integrare le conoscenze fornite durante il corso di Astronomia di base.

Ingresso Libero.

Info – Domenico D’Amato 339-8437009 domdamato49@gmail.com

2016-2017 – INCONTRI DI ASTRONOMIA – Residenza Villa Carla – Aprilia – Lez 9 – 5 aprile 2017

2016-2017 – INCONTRI DI ASTRONOMIA 

Residenza per Anziani Villa Carla Aprilia

RESIDENZA VILLA CARLA – APRILIA

Viale Italia, 1 (angolo Viale Europa) – Aprilia

Lezione 9 – Mercoledì 5 aprile 2017 – 09:30

PROGETTO

L’Associazione Pontina di Astronomia -Latina-Anzio-Nettuno è impegnata a diffondere la cultura scientifica nelle scuole o al pubblico in generale, non tralasciando coloro che sono meno fortunati o gli anziani.

Molte sono le attività, oramai consolidate, nel proporre corsi di astronomia ai non vedenti, o addirittura ai sordo-ciechi.

Abbiamo modificato degli strumenti per permettere ai disabili in carrozzina di poter osservare al telescopio senza doversi alzare.

Volendo impegnare gli ospiti della Residenza di Villa Carla di Aprilia, abbiamo proposto una serie di incontri di carattere astronomico.

Gli incontri si svolgono con cadenza quindicinale.

Il programma è così previsto:

1) Mercoledì 30 novembre 2016 – 09:30 – Un Viaggio nello Spazio.

2) Mercoledì 14 dicembre 2016 – 09:30 – I movimenti della Terra  e le Stagioni

3) Mercoledì 11 gennaio 2017 – 09:30 – Il Big Bang

4) Mercoledì 25 gennaio 2017 – 09:30 – Vita delle Stelle

5) Mercoledì 8 febbraio 2017 – 09:30 – Nascita del Sistema Solare

6) Mercoledì 22 febbraio 2017 – 09:30 – Comete

7) Mercoledì 8 marzo 2017 – 09:30 – Marte Le 

8) Mercoledì 22 marzo 2017 – 09:30 – Saturno

9) Mercoledì 5 aprile 2017 – 09:30 – Sole 

Info: Domenico D’Amato 339-8437009 domdamato49@gmail.com

2017-2018 CORSO DI ASTRONOMIA PER I SOCI – Latina – Conferenza fine corso – mercoledì 18 aprile 2018

2017-2018 CORSO DI ASTRONOMIA PER I SOCI – LATINA

FATTORIA PRATO DI COPPOLA

Via del Lido km. 4,200 – Latina

http://www.fattoriapratodicoppola.com/

Conferenza di fine corso: mercoledì 18 aprile 2018 – 19:00

PROGETTO

I MERCOLEDI’ DELL’ASTRONOMIA

L’iscrizione al corso è effettuata in sede la stessa sera d’inizio.

Il corso è aperto a tutti i soci dell’Associazione Pontina di Astronomia – Latina-Anzio-Nettuno (APA-lan) la cui iscrizione è di 35 euro/anno ridotti a soli 20 euro per gli studenti, per gli over 65 anni e per i componenti di uno stesso gruppo familiare.

Le lezioni avranno luogo a mercoledì alterni, dalle 18:30 alle 20:00. Ogni volta che il cielo lo permetterà la lezione terminerà  fuori per il riconoscimento delle costellazioni più importanti e con osservazioni al telescopio.

ATTENZIONE: Il programma sottostante è indicativo e può essere variato dall’insegnante del corso a seconda delle necessità.

Programma e calendario delle lezioni

1 – 25 ottobre 2017 – 18:30-20:00

La sfera celeste: come si identifica.  La stella Polare.
    

2 – 8 novembre 2017  – 18:30-20:00 – La volta celeste: Equatore, eclittica e zodiaco.
      

3 – 22 novembre 2017 – 18:30-20:00 – Le mappe celesti. Sistemi di coordinate. Astrolabi e planetari.
      

4 – 6 dicembre 2017 – 18:30-20:00 – Strumentazione e telescopi. Inquinamento luminoso.
      

5 – 13 dicembre 2017 – 18:30-20:00 – Le stagioni astronomiche.  
      

6 – 17 gennaio 2018 – 18:30-20:00 – La nascita del sistema solare. I pianeti interni.
     

7 – 31 gennaio 2018 – 18:30-20:00 – I pianeti esterni.

8 – 14 febbraio 2018  – 18:30-20:00 – Il sole e gli oggetti minori del sistema solare.     

9 – 28 febbraio 2018  – 18:30-20:00 – La Luna.
     
10 -14 marzo 2018 – 18:30-20:00 – Evoluzione stellare.
      

11 – 28 marzo 2018  – 18:30-20:00 – Le costellazioni.
      

12 – 11 aprile 2018 – 18:30-20:00 – I movimenti millenari della terra- la precessione degli equinozi.
     

Conferenza finale – 18 aprile 2018 – 19:00

      Serata Osservativa di Fine Corso.

Docenti: Alida Giona, Andrea Alimenti, Andrea Miccoli, Domenico D’Amato,

Info:

Alida Giona    alidagiona@libero.it      cell 347 33 16 947   

Andrea Miccoli  andmicco@libero.it        cell 347 57 75 180 

Domenico D’Amato  domdamato49@gmail.com    cell 339 84 37 009               

2017- 2018 – CORSO DI ASTRONOMIA PER I SOCI – Aprilia – Lezione 12 – giovedì 12 aprile 2018

2017-2018 – CORSO DI ASTRONOMIA PER I SOCI – APRILIA
 

Lezione 12 –  giovedì  12 aprile 2018 – 18:30

Agriturismo Campo del Fico

www.agriturismocampodelfico.com

Via Apriliana, 4 – Aprilia (Lt) 

PROGETTO

Una conferenza precorso dal titolo:

Cassini, Storia di una Grande Avventura

giovedì 19 ottobre 2017 – 18:30

relatore Domenico D’Amato

Il corso si svolge su  dodici lezioni quindicinali a partire da giovedì 26 ottobre 2017, ore 18:30-20:00.
Calendario e programma delle lezioni

Lez. 1 – 26 ottobre 2017
La Terra nella Sfera Celeste.

Lez 2 – 9 novembre 2017 
I Movimenti della Terra.
L’Eclittica

Lez 3 – 23 novembre 2017 
Le Stagioni Astronomiche ed i moti millenari

Lez 4 – 7 dicembre 2017
Le Coordinate Celesti.
Stellarium, un planetario virtuale

Lez 5 – 14 dicembre 2017
Il Tempo

Lez 6 – 18 gennaio 2018 
Nascita del Sistema Solare e le leggi che regolano il moto dei pianeti.

Lez 7 – 1 febbraio 2018
Il Sole, la nostra Stella.

Lez 8 – 15 febbraio 2018
I pianeti rocciosi del Sistema Solare: Mercurio, Venere e Marte

Lez 9 – 1 marzo 2018 
I pianeti giganti del Sistema Solare: Giove, Saturno e Urano

Lez 10 – 15 marzo 2018

I corpi minori del sistema solare: Pianeti Nani, Plutoidi, Comete, Asteroidi e sciami meteorici

Lez 11 – 29 marzo 2018
La Luna: Origini. Movimenti, maree ed eclissi

Lez 12 – 12 aprile 2018
Come si organizza una sessione osservativa.

Giovedì 19 aprile 2018 – 19:00 – Conferenza conclusiva del corso

Ogni lezione terminerà, tempo meteo permettendo, con una sessione pratica a cielo aperto, effettuata ad occhio nudo e col telescopio.

Sede:

Agriturismo Campo del Fico

www.agriturismocampodelfico.com

Via Apriliana, 4 – Aprilia (Lt)

Didatti: Domenico D’Amato, Paolo Federici, Antonio Francesco Piras,

Come iscriversi e costi:

Per partecipare occorre essere soci dell’Associazione Pontina di Astronomia – Latina-Anzio-Nettuno, la cui quota associativa è di € 35,00 l’anno, ridotto a € 20,00 per studenti, over 65 anni o componenti della stessa famiglia.

Un ciclo di conferenze mensili a partire da giovedì 25 gennaio 2018 approfondirà alcuni argomenti:

2018 – Conferenze di Primavera: L’Universo

Coloro che fossero interessati sono pregati di comunicare la loro disponibilità, possibilmente via e-mail, a

Domenico D’Amato
cell: 339-8437009
e-mail: domdamato49@gmail.com