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O GRAZIOSA LUNA …

O GRAZIOSA LUNA …

Carissimi amici ciechi ed ipovedenti,

già dal titolo si capisce che dedicheremo questa pillola alla Luna.

Prima, però, è doverosa una spiegazione relativa alla “bufala” del mese scorso riguardante le stelle cadenti Camelopardàlidi.

Il giorno 23 maggio 2014 vi mandai una mail per riguardante la possibilità di assistere ad una pioggia di stelle cadenti da ascoltare in diretta via radio. 

La “pioggia” era prevista per sabato mattina 24 maggio. 

Anch’io mi sono messo all’ascolto per più di qualche ora, ma non ho sentito nulla di speciale, solo qualche normalissimo piiing e niente di più, proprio come quelle -pochissime- che sto ascoltando mentre vi scrivo. 

Gli studiosi si sono sbagliati, nessuno ha assistito ad intense cadute di stelle cadenti sia nell’osservazione visuale e sia via internet (le radio meteore di cui parliamo), in nessun punto della Terra. 

Insomma è stato un flop mondiale. 

Sono errori normali nella predizione di nuovi sciami di stelle cadenti. 

Le previsioni su cui non è possibile sbagliarsi sono quelle ben note da molto tempo e quindi collaudate dall’esperienza. 

Tra queste, le più sicure sono: le Persèidi (12 agosto) e le Gemìnidi (13 dicembre). Ne riparleremo. 

Intanto, vi suggerisco di collegarvi, saltuariamente, con il solito sito che vi riporto qui appresso, per farne buona conoscenza, in modo da poter apprezzare le differenze rispetto ai momenti più importanti quando arriveranno le Persèidi.

Ecco il sito:
http://topaz.streamguys.tv/~spaceweather/

Voltiamo pagina e parliamo della “…graziosa Luna…” come la chiama il nostro grande amico Giacomino Leopardi.

Cominciamo con il dare un’occhiatina alla carta d’identità lunare e cerchiamo di conoscerla più da vicino.

Lasciamo perdere i tanti nomi con cui è stata chiamata.

Ma ad uno di questi nomi ci tengo particolarmente perché riguarda il grande Galileo.

Il nome è Cinzia e la storia legata a questo nome è davvero una storia che ha dell’ incredibile. Sicuramente ne parleremo, con tutti i dettagli.

La Luna è nata qualche anno dopo la Terra.

L’età della Terra è di 5 miliardi di anni, la Luna è nata 500 milioni di anni dopo.

Siamo agli inizi della vita del sistema solare quando c’erano molti corpi che non avevano ancora una sistemazione stabile e definitiva.

C’erano pianeti fuori posto satelliti fuori posto, asteroidi fuori posto, polvere ovunque, il vento solare non aveva ancora ripulito lo spazio interplanetario.

C’era molto disordine.

Tutti i corpi erano ancora allo stato di fusione quindi erano anche liquidi ma già di forma sferica perché la gravità li plasmava.

In quel caos successe quello che succede nelle nostre città quando il traffico impazzisce: uno scontro.

Un corpo grosso quasi come il pianeta Marte, andò a sbattere contro la Terra arroventata e liquida.

Ma non fu uno scontro frontale, la Terra non fu colpita in pieno, ma solo di sguincio, in modo obliquo, superficialmente.

Ci fu una perdita di materiale dalla Terra.

Questo materiale finì lontano ma col tempo, piano piano, un pezzo attira l’altro per la forza di gravità e così cominciò a ricompattarsi mentre continuava a girare intorno alla Terra.

Nel giro di pochi milioni di anni cominciò a prendere forma e diventò la Luna.

Ma come fanno gli scienziati ad essere sicuri di questa successione di fatti se in quei tempi non c’era nessuno ad osservare la scena?

La risposta si trova nelle 6 missioni lunari effettuate per la conquista e la conoscenza della Luna avvenute dal 1969 al 1972.

Tutto il materiale lunare che è stato portato sulla Terra (380 kg) è stato studiato ed analizzato a fondo da tutte le nazioni del mondo che ne hanno ricevuto dei frammenti.

Il risultato è stato unanime: la Luna è composta -quasi interamente – dagli stessi elementi di cui è composta la crosta terrestre.

Solo la crosta, cioè la parte più esterna, perché il nucleo della Terra è fatto di ferro, ferro liquido, che girando nel cuore della Terra agisce come una dinamo e ci dà il magnetismo terrestre che ci permette di usare la bussola.

Ora vediamo quanto è grande la Luna.

Ci vogliono poco meno di 4 lune, una a fianco all’altra, per raggiungere le dimensioni del diametro terrestre.

Conoscendo questo particolare, si può capire quanto si vedrebbe grande la Terra se uno la osservasse dalla Luna.

Basta mettere insieme (con l’immaginazione) quattro lune e chiuderle in un grande cerchio: quel cerchio è la Terra osservata dalla Luna. Enorme!

Se il diametro della Terra è quasi quattro volte il diametro lunare, la superficie della Terra è pari alla superficie di 13 lune, quindi anche la luce che la Terra riceve dal Sole è pari alla luce di 13 lune piene.

Veramente tantissima luce che la Terra riflette in tutta la zona di cielo che ha davanti a sé, in direzione del Sole.

Quando in quella zona di cielo si trova anche la Luna (e questo succede ogni mese), la parte posteriore della Luna rispetto al Sole, quindi opposta al Sole, quindi non illuminata dal Sole, viene illuminata dalla Terra e si vede, poco, ma si vede.

Quella è la cosiddetta “luce cinerea” che Galileo chiamava “lume secondario” e Leonardo: “ lustro di Luna”.

I dotti accademici contemporanei di Galileo gli davano del matto perché secondo loro era ridicolo affermare che la Terra emetteva luce.

Secondo loro la luce cinerea della Luna era dovuta al fatto che la Luna era fatta di vetro sporco quindi la luce del Sole entrava davanti e poi, molto attenuata, usciva da dietro.

Altri dotti scienziati dicevano che la Luna era fatta di “pietra lucifera” che di giorno accumulava la luce e di notte la riemetteva.

Galileo si limitava a dire che erano tutti un branco di caproni. Lo sappiamo che Galileo con le parole era piuttosto pesante.

Vediamo ora quanto è il volume della Luna rispetto alla Terra e diciamo semplicemente che ci vorrebbero 50 bicchieri grandi come la Luna per riempire una damigiana grande come la Terra.

Per indicare quanti chilogrammi pesa la Luna vi dovrei dire un numero con 22 zeri, lasciamo perdere questa strada e prendiamo una bilancia a due piatti, mettiamo la Terra su uno dei due piatti e sull’altro piatto mettiamo tante lune fino a che la bilancia raggiunge l’equilibrio, a quel punto contiamo le lune del secondo piatto e vediamo che ci vogliono 81 lune per eguagliare la massa della Terra.

Non sono tante, anzi, sono pochissime perché la Luna è molto pesante rispetto alla Terra.

Se avessimo fatto la stessa operazione di pesatura mettendo Giove su un piatto della bilancia ed il suo satellite più grosso – Ganimede – (che è più pesante della Luna) sull’altro piatto, avremmo dovuto mettere 12000 ganimedi per equilibrare la bilancia.

La Luna è il satellite più pesante di tutto il sistema solare se paragoniamo il satellite al proprio pianeta di appartenenza.

Qual è la conseguenza di una Luna così pesante?

La conseguenza più evidente è che il centro di gravità fra la Terra e la Luna non sta al centro della Terra come se la Luna fosse una pallina di polistirolo ma non sta neanche lontano dalla Terra, anzi sta dentro alla Terra e per la precisione, si trova a circa 4.800 km dal centro della Terra.

Siccome il raggio terrestre è 6.400 km possiamo dire che il centro di gravità (o baricentro) del sistema Terra-Luna si trova a 6.400-4.800= 1.600 km dalla superficie terrestre, quindi a 1.600 km sotto terra sulla linea ideale che unisce il centro della Terra con il centro della Luna.

Intorno a quel punto la Luna gira ogni mese con un raggio di curvatura pari a 384.000 km.

La Terra gira ogni mese con un raggio di curvatura 81 volte più piccolo di quello della Luna perché la Terra è 81 volte più pesante.

La conseguenza di questo “piccolo” movimento della Terra si può osservare ogni giorno. In riva al mare. Parlo della marea antilunare.

In effetti sulla Terra le maree sono due, contemporanee e quasi uguali, anche in questo momento, mentre io scrivo o mentre voi leggete.

Una marea sta dalla parte della Luna detta Marea Lunare dovuta alla forza di gravità esistente fra la Terra e la Luna, l’altra è, appunto, la Marea Antilunare, esattamente dalla parte opposta della Luna, causata -in parte- dalla forza centrifuga della Terra che gira intorno a quel punto con un raggio di curvatura pari a 6.400+4.800 km=11.200 km.

L’effetto “centrifuga” fa alzare l’acqua degli oceani causando la marea antilunare.

Due maree in 24 ore vuol dire che ogni 6 ore (circa) si vedrà una variazione di marea cioè una marea che scende o che sale. Ogni 6 ore circa!

Fate la prova i questo modo: prendete un piatto che rappresenta la Terra e mettetelo sul tavolo, mettete un cucchiaino da una parte del piatto sulla vostra destra ed un cucchiaino dall’altra parte del piatto, sulla vostra sinistra.

I due cucchiaini sono le due alte maree della Terra.

Fra le due alte maree ci sono le due basse maree.

Mettete un dito sul piatto e percorrete tutta la circonferenza del piatto ricordando che state percorrendo un giro di 24 ore.

Vedete che ogni quarto di giro, cioè ogni 6 ore, incontrate una variazione di marea, o l’alta o la bassa marea.

Se la marea fosse solo una ci sarebbe solo un’alta marea da una parte ed una bassa marea dall’altra, solo due variazioni, una ogni 12 ore.

Quindi, riepilogando, le maree sono due.

Una delle due è quella antilunare causata dalla rotazione della Terra intorno al baricentro del sistema Terra-Luna.

Ciò è causato dalla massa della Luna che è “soltanto” 81 volte più leggere della Terra.

A questo punto: la distanza, anzi, le distanze: c’è la minima e la massima.

La minima si ha quando la Luna è nel punto più vicino alla Terra= Geo e perciò si chiama Perigèo, distanza 356.000 km.

Dopo circa 15 giorni la Luna si trova dall’altra parte della sua orbita nel punto più lontano che si chiama Apogèo, distanza: 406.000 km.

Ogni 15 giorni si allontana o si avvicina di ben 50.000 km ma ad occhio nudo non si percepisce la differenza di dimensioni dovute alla variazione della distanza.

Sicuramente, come vi raccontai per il Sole (luglio 2013) anche per la Luna vale lo stesso effetto: la Luna sull’orizzonte (est o ovest fa lo stesso) appare molto più grande di quanto è nella realtà.

Ma come già vi dissi, questo è uno scherzo del nostro cervello, non degli occhi che non hanno colpe…

Con la prossima pillola oppure con una delle prossime, proseguiremo con i fenomeni riguardanti la Luna, in particolare le fasi lunari ma anche le eclissi ed altro ancora, come per esempio l’analisi delle tantissime credenze -anche le più assurde- riguardanti le presunte influenze della Luna sulla vita degli esseri viventi.

Mi fermo qui.

Ma vi lascio con un quesito che ha a che fare con il cielo ma non con l’astronomia:

La domanda è questa: “Se il Sole fosse quadrato ed anche la Terra fosse quadrata, che forma avrebbe l’arcobaleno? “

Vi assicuro che anche con lo speciale strumento didattico che ho costruito io, la spiegazione per capirne tutti i dettagli non è facile, ma la risposta è precisa ed è una sola…

Per quanto riguarda il Seminario è quasi tutto pronto anche se manca più di un mese.

Tutti i soci operatori dell’Associazione Pontina di Astronomia sono alacremente all’opera per rifinire con cura ogni particolare: l’aula con l’aria condizionata (a luglio fa caldo!), le lezioni di astronomia con tutti gli strumenti già pronti, gli assistenti alla didattica (un assistente ogni due partecipanti), le conferenze, i luoghi da visitare, gli automezzi, gli autisti, gli accompagnatori, le guide.

Stiamo preparando anche una indimenticabile serata con cena romantica sotto le stelle!

Il tutto sarà registrato in audio e video in una pennetta che ognuno riceverà con i ricordi del Seminario di Astronomia di Latina 2014.

C’è ancora la disponibilità di un posto che si è liberato per motivi non previsti dall’interessato.

Se qualcuno volesse prenotarsi, può farlo: Domanda di Adesione ed il Questionario (aprire il documento, salvarlo sul computer e compilarlo).

Chi vuole può contattarmi e ci penserò io a compilarli, come già ho fatto in qualche caso.

A tutti un caro saluto,

Andrea Miccoli.

andmicco@libero.it
cell.3475775180