PERSEO
PERSEO
LA COSTELLAZIONE
Perseo (in latino Perseus, sigla Per) è una costellazione autunnale e culmina a mezzanotte intorno a metà novembre.
Le coordinate del punto centrale sono: 03h 20min di Ascensione Retta (AR) e +45° di declinazione (delta).
Vedi Tavola III – Tavola VI.
LE STELLE
– alfa Persei porta il nome di Mirfak o Marfak, e talvolta Alchemb o Algenib (lo stesso nome dato anche a Gamma Persei e Gamma Pegasi). Ha una magnitudine m=1,8 e dista 620 a.l.
– beta Persei, denominata Algol (dall’arabo: Hamil Ra’s al-Ghul=portatore della testa del demonio). Per i greci era l’orrenda testa della Medusa. Per gli ebrei era la testa di Satana), di magnitudine m=2,1 (al massimo splendore) e distante 72 a.l. Si tratta di una stella variabile con una variazione della luminosità regolare e molto marcata: la sua magnitudine va da m=2,1 a m=3,4 in un periodo molto ristretto: 20h 48’ 56”. Questo comportamento è spiegabile col fatto che Algol non è una stella isolata ma è un sistema
doppio in cui la compagna, poco luminosa, eclissa la stella principale.
La successione delle stelle eta, gamma, delta, epsilon e zeta forma un arco grossolano che prende il nome di Segmento di Perseo.
GLI OGGETTI CELESTI
Questa costellazione è famosa perché il radiante dello sciame meteorico delle Perseidi che si manifesta intorno al 10 di agosto (le cosiddette Lacrime di San Lorenzo) è contenuto in questo settore.
Questo sciame è originato dai detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle, passata al perielio nel 1862 e ritornata nel 1992.
– M34 è un ammasso aperto con una magnitudine m=5,8 e distante circa 1.500 a.l.
– NGC 869 e NGC 884, conosciute anche come Doppio Ammasso del Perseo, sono due ricchi gruppi di stelle posti a circa 7.400 a.l. di distanza.
L’asterismo della costellazione di Perseo
Perseo visto da Hevelius
IL MITO
Perseo è un eroe mitologico, figlio di Zeus (Giove) e della mortale Danae.
È conosciuto come colui che riuscì ad uccidere Medusa e a tagliargli la testa con uno stratagemma.
Medusa aveva il potere di trasformare in pietra qualunque essere umano su cui si fosse posato il suo sguardo.
Dal sangue di questo mostro si materializzò il cavallo alato Pegaso.
Con l’aiuto della testa della Medusa racchiusa in un sacco, Perseo riuscì a sconfiggere Cetus, il mostro marino che stava devastando le coste dell’Etiopia e salvò Andromeda, facendone la sua sposa.