2010 – IMPRESSIONI DI UN ASTROFILO

2010 – IMPRESSIONI DI UN ASTROFILO

— ooo —

Galassie

Caterina Vicino

Vortici di girandole giocose
erratici piumaggi iridescenti
Ocra di dalie in cieli acquamarina
sagome azzurre in abbandono
estatico. Messaggeri latenti di galassie
d’un lontano cosmo
iridi remote del tempo.
L’attesa dell’evento
muterà la precipite materia
in infinita luce.

Costellazioni

Fiori di perla ridono nel gelo
dove palpita il sogno.
Lacrime di stelle in libera caduta
le Perseidi si disperdono
in polvere.
Lampi di ghiaccio
sotto un cielo innocuo.
Frammenti di luce svaporata
nel continuo girare della terra
sono provvide guide
a migrazioni attraenti.

………….

Un “grazie” di cuore a Caterina Vicino che ci ha dedicato e letto queste due bellissime poesie in occasione della “Cena del Solstizio” il 17 dicembre 2010.

Due composizioni in cui i fenomeni astronomici vengono spogliati della loro cruda identità scientifica per diventare pura e gradevolissima poesia e darci nuove immagini e nuove emozioni di un cielo che diventa, così, sempre più bello ed affascinante.

 Andrea Miccoli 

Impressioni di un astrofilo in visita al Gran Sasso D’Italia

Giorgio Cielo

Giornata di sole splendente e caldo di un 14 nov. 2010.

La data ha una relativa importanza, l’importante è la fervida partecipazione alla visita di molti giovani interessati che con spirito goliardico si sono attrezzati con chitarra e strumenti a percussione ed hanno allietato con varie canzoni i tempi morti dell’attesa e del viaggio in pullman.

L’iniziativa, suggerita dall’astrofila Paola Dimauro e realizzata con instancabile opera dal ns/ Presidente sig. Domenico D’Amato, ha avuto pieno successo ed ha posto all’attenzione di tutti il lavoro di studio e di ricerca che svolgono scienziati italiani e stranieri nel settore del “subatomico” termine che indica l’indagine condotta nel campo delle particelle più piccole dell’atomo.

Il laboratorio ricavato sotto il G. S. (Gran Sasso), in provincia dell’Aquila, ha utilizzato un tratto di tunnel autostradale in costruzione nel 1985 ed è stato preferito ad altri per la particolare composizione delle rocce della montagna, debolmente radioattive, e soprattutto per la schermatura naturale costituita dai 1400 metri di monte sovrastante che rendono l’ambiente quasi impermeabile ai raggi cosmici e di varia natura provenienti dall’atmosfera.

Per dovere di precisione l’impermeabilità è assicurata per la gran parte dei predetti raggi atmosferici, ma non per i “neutrini” che sono particelle piccolissime prive di carica ed “elusive” cioè con la particolarità di non interagire con altre particelle.

Tale proprietà consente ai neutrini di attraversare le rocce ed in genere la superficie terrestre ed arrivare ai macchinari e strumenti di rilevazione presenti nel Laboratorio del G. S..

I neutrini sono emessi da varie sorgenti quali il Sole, le Galassie, le stelle Supernove, nonché dal bombardamento dei neutroni, presenti nel nucleo atomico, che si disintegrano in protoni, neutrini elettronici e neutrini muonici.

Questi ultimi (muonici), nella loro breve vita, si trasformano in neutrini Tau ed i Tau, a loro volta, in muonici.

E’ un continuo alternarsi tra le due specie di neutrini.

Tra i vari progetti di studi in corso nel Laboratorio del G. S., il più noto o meglio quello di cui si è parlato più diffusamente, anche da parte della stampa, è il progetto O.P.E.R.A. – Oscillation Project with Emulsion tRacking Apparatus – costituito da un rivelatore di grandi dimensioni avente lo scopo di individuare la comparsa di neutrini muonici che, nella misura di decine di miliardi al giorno, raggiungono i laboratori del G. S. provenienti dal CERN di Ginevra.

La probabilità di rilevare dalle apparecchiature la presenza di neutrini Tau è stimata in due eventi all’anno.

Altro interessante esperimento in corso è quello di accertare l’origine e la natura della “materia oscura” che permea l’ Universo.

L’indagine in corso con appositi apparecchi richiede molti anni allo scopo di raggiungere risultati scientifici documentati e certi.

Questo mio incompleto e breve “excursus” è nato dal desiderio di fissare alcune sensazioni ricevute nel corso della visita da parte di chi si avvicina, per la prima volta ad un settore scientifico di grande interesse.

 

Le Stagioni del Cielo

Amelia Massironi

Che tu sia pronto o meno, che faccia un po’ più caldo o un po’ più freddo della media stagionale, la natura segue sempre il proprio orologio e………improvvisamente una mattina vedi gli alberi con le foglie gialle: l’autunno è qui e tra poco arriverà anche l’inverno.

Ieri sera ho avuto occasione di guardare il cielo ad un’ora più tarda del solito e l’ho trovato diverso.

Oltre all’immancabile Giove ed al Triangolo Estivo, con Altair bassa sull’orizzonte,.. improvvisamente ho riconosciuto sopra al tetto della casa del mio vicino tre stelline messe in  diagonale, un’altra ben più grande in alto a sinistra e di colore arancione e con un tuffo al cuore mi sono detta: “sta tornando ORIONE!!, si sta preparando di nuovo il cielo invernale!”.

E’ trascorso un anno dal mio primo approccio all’astronomia e rivedere la bella Orione è stato un po’ come aver preso coscienza di aver trascorso un anno speciale, perchè ho gustato doppiamente il cambio delle stagioni: “in Terra ed in Cielo”.

Grazie per avermi messo in grado di provare questa emozione.

………….

Amelia, grazie a te per la freschezza (in tutti i sensi) di queste riflessioni che ci fanno sentire doppiamente felici: primo perché ci divertiamo e poi perché grazie alla nostra passione ed a poche stelline “messe in diagonale” riusciamo a far….sentire un “tuffo al cuore” a persone… speciali, ricche di sensibilità, freschezza e curiosità proprio come sei tu.

Grazie Amelia, a nome di tutti noi.
Andrea (Miccoli).