ALTARE
ALTARE
LA COSTELLAZIONE
L’Altare (in latino Ara, sigla Ara) è una piccola costellazione australe visibile con difficoltà solo dalle regioni meridionali dell’Italia.
Le coordinate del punto centrale sono: 17h 00min di Ascensione Retta (AR) e -55° di declinazione (delta).
LE STELLE
Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.
GLI OGGETTI CELESTI
Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.
L’asterismo della costellazione dell’Altare
L’Altare visto da Hevelius
IL MITO
Il nome originario deriva dal nome dell’Altare dedicato al Centauro Chirone, la creatura terrestre più saggia.
MOSCA
INDICE
MOSCA
LA COSTELLAZIONE
La Mosca (in latino Musca, sigla Mus), è una piccola costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.
Le coordinate del punto centrale sono: 12h 00min di Ascensione Retta (AR) e -70° di declinazione (delta).
Vedi Tavola IV.
LE STELLE
Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.
GLI OGGETTI CELESTI
Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.
L’asterismo della costellazione della Mosca
Mosca vista da Hevelius
IL MITO
Costellazione moderna introdotta da Bayer nel 1602.
OFIUCO
INDICE
OFIUCO
LA COSTELLAZIONE
Ofiuco (in latino Ophiuchus, sigla Oph), è una costellazione zodiacale estiva (è la tredicesima costellazione dello zodiaco) e culmina a mezzanotte il dieci di giugno.
Il Sole entra in questa costellazione il 30 novembre e vi esce il 18 dicembre, per un totale di 19 giorni di permanenza.
Le coordinate del punto centrale sono: 17h 30min di Ascensione Retta (AR) e 0° di declinazione (delta).
Vedi Tavole II – Tavola VII.
LE STELLE
– alfa Ophiuchi, denominata Rasalhague, ha una magnitudine m=2,0.
– beta Ophiuchi, denominata Yed Prior, ha una magnitudine m=2,7 ed è di colore rosso.
– epsilon Ophiuchi, denominata Yed Post, ha una magnitudine m=3,2.
– eta Ophiuchi, denominata Sabik, è formata da due stelle molto vicine, di magnitudine m=3,0 e m=3,5, che però non sono distinguibili separatamente con i comuni telescopi.
Le tre stelle in alto a sinistra, 67, 68 e 70 Ophiuchi vicino a gamma e beta, formano l’asterismo denominato il Toro di Poniatowski, una piccola costellazione non riconosciuta dall’IAU.
Le tre stelle formano un triangolo che ricorda vagamente le corna di un toro.
Il suo nome è in onore di Stanislao Poniatowski, re di Polonia tra il 1764 ed il 1795, il cui stemma riporta la testa di un toro.
GLI OGGETTI CELESTI
– M9 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,9 posto ad una distanza di circa 26.000 a.l.
– M10 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,6 posto ad una distanza di circa 14.000 a.l.
– M12 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,9 e posto ad una distanza di circa 17.600 a.l.
– M14 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,5 e posto ad una distanza di circa 32.000 a.l.
– M19 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,8 e posto ad una distanza di circa 34.000 a.l.
– M62 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,5 e posto ad una distanza di circa 20.000 a.l.
– M107 è un ammasso globulare di magnitudine m=8,2 e posto ad una distanza di circa 19.000 a.l.
L’asterismo della costellazione della Ofiuco
Ofiuco visto da Hevelius
IL MITO
Ofiuco è il dio della medicina, anche soprannominato il “portatore di serpenti”.
Solitamente identificato con Asclepio (Esculapio) figlio di Apollo ed allevato dal Centauro Chirone.
Secondo il mito, Asclepio avrebbe imparato da un serpente l’uso curativo delle piante.
Era tanto bravo in quest’arte da resuscitare anche i morti.
Ma Ade (Plutone) si lamentò presso Zeus (Giove) di questo sconvolgimento dell’ordine naturale; questi uccise con un fulmine Asclepio.
Apollo, per vendicare la morte del figlio, uccise tutti i Ciclopi colpevoli di aver fabbricato le folgori.
Zeus, in riconoscimento delle qualità di guaritore, pose Asclepio in cielo con il suo serpente.
Così questa costellazione è conosciuta anche col nome di Serpentario.
Ancora oggi il serpente è il simbolo dell’attività medica.
ORIONE
INDICE
ORIONE
LA COSTELLAZIONE
Orione (in latino Orion, sigla Ori) culmina a mezzanotte intorno a metà dicembre.
Le coordinate del punto centrale sono: 05h 30min di Ascensione Retta (AR) e 0° di declinazione (delta).
Vedi Tavola V.
LE STELLE
– alfa Orionis, denominata Betelgeuse (dall’arabo: yad al-jauza=la spalla del gigante). È una gigante rossa, con una magnitudine m=0,5 dista 540 a.l.
– beta Orionis, denominata Rigel (dall’arabo=la gamba sinistra del gigante), è di colore bianco-azzurra, ha una magnitudine m=0,1 e dista 910 a.l. Ha una compagna a 9” di distanza della magnitudine m=6,7, ma visibile con difficoltà per l’eccessiva luminosità della stella principale.
– gamma Orionis, denominata Bellatrix (=la combattente), di magnitudine m=1,6 e distante 360 a.l.
– epsilon Orionis, denominata Alnilam, di magnitudine m=1,7 e distante 1.600 a.l.
– iota Orionis, denominata Hatsya, di magnitudine m=2,8 e distante 2.000 a.l.
– kappa Orionis, denominata Saiph (dall’arabo=la spada), di magnitudine m=2,1 e distante 2.100 a.l.
Le tre stelle affilate, delta, epsilon e zeta, formano l’asterismo della cintura di Orione.
In America Latina questo asterismo è conosciuto col nome di le Tre Marie.
Il quadrilatero formato dalle stelle zeta, delta, eta e le stelle nell’intorno della Nebulosa di Orione rappresenta lo Specchio di Venere.
Le stelle nei dintorni della Nebulosa di Orione formano lo Spadino, o il manico dello specchio.
GLI OGGETTI CELESTI
– M42 è una nebulosa, nota col nome di Grande Nebulosa di Orione, di magnitudine m=4,0 e distante 1.600 a.l.
Questa nebulosa avvolge la stella Theta Orionis, un sistema multiplo di giovani stelle detto anche Trapezio, per la forma trapezoidale generata dalla posizione di quattro degli astri principali del gruppo. Questa nebulosa è visibile ad occhio nudo ed è la più brillante e più bella tra le nebulose.
L’asterismo della costellazione di Orione
Orione visto da Hevelius
IL MITO
Questa costellazione è stata dedicata dai greci al gigante cacciatore Orione.
La leggenda narra che egli si vantò con Artemide (Diana), dea della luna e della caccia, e con la madre di lei Gea (la Terra), di essere in grado di uccidere qualsiasi animale sulla terra.
Allora Gea, indignata per la sua presunzione, da una fessura del terreno fece comparire uno scorpione che uccise Orione.