PAVONE

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PAVONE

LA COSTELLAZIONE

Il Pavone (in latino Pavo, sigla Pav), è una piccola costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 20h 00min di Ascensione Retta (AR) e -65° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

– alfa Pavonis, denominata Stella del Pavone, ha una magnitudine m=1,9.

GLI OGGETTI CELESTI

Non esistono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

costellazione del Pavone

L’asterismo della costellazione del Pavone

Pavone visto da Hevelius

Pavone visto da Hevelius

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500.

PEGASO

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PEGASO

LA COSTELLAZIONE

Pegaso (in latino Pegasus, sigla Peg), è una costellazione tipicamente autunnale che culmina a mezzanotte ai primi di settembre.

Le quattro stelle principali formano un gran quadrato, il Quadrato di Pegaso, ma quella a nord-est, Alpheratz, è stata trasferita alla costellazione confinante Andromeda dall’Unione Astronomica Internazionale nel 1930.

Questa stella è la più luminosa del quadrato, prima si chiamava delta Pegasi, ora si chiama alfa Andromedae.

Le coordinate del punto centrale sono: 22h 40min di Ascensione Retta (AR) e +20° di declinazione (delta).

Vedi Tavola ITavola VI.

LE STELLE

– alfa Pegasi, denominata Markab (dall’arabo: la spalla), è di magnitudine m=2,5 e dista 86 a.l.

– beta Pegasi, denominata Scheat (dall’arabo: il polpaccio), è di colore rosso ed ha una magnitudine m=2,1-3,0 e dista 190 a.l.

– gamma Pegasi, denominata Algenib (dall’arabo: il fianco), ha una magnitudine m=2,8 e dista 480 a.l.

– epsilon Pegasi, denominata Enif (dall’arabo: il naso), ha una magnitudine m=2,4 e dista 740 a.l. 

GLI OGGETTI CELESTI

– M15 è un ammasso globulare facilmente visibile, ha una magnitudine m=6,5 e dista circa 30.000 a.l.

costellazione del Pegaso

L’asterismo della costellazione del Pegaso

Pegaso visto da Hevelius

Pegaso visto da Hevelius

IL MITO

Pegaso è il cavallo alato.

Secondo una leggenda greca, Pegaso era figlio di Medusa, famosa in gioventù per la sua bellezza e per la sua chioma fluente.

Tra i molti pretendenti amò Poseidone (Tritone), dio del mare e dei cavalli, ma lo fece nel tempio di Atena (Minerva) che, per l’oltraggio subito, trasformò Medusa in un mostro ed i suoi capelli in serpenti.

Ogni volta che il suo sguardo si rivolgeva su un essere umano, questi si tramutava in pietra.

Perseo riuscì a decapitarla e dal suo sangue nacque Pegaso.

Il cavallo alato volò in cielo e fu donato ad Atena.

PERSEO

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PERSEO

LA COSTELLAZIONE

Perseo (in latino Perseus, sigla Per) è una costellazione autunnale e culmina a mezzanotte intorno a metà novembre.

Le coordinate del punto centrale sono: 03h 20min di Ascensione Retta (AR) e +45° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IIITavola VI.

LE STELLE

– alfa Persei porta il nome di Mirfak o Marfak, e talvolta Alchemb o Algenib (lo stesso nome dato anche a Gamma Persei e Gamma Pegasi). Ha una magnitudine m=1,8 e dista 620 a.l.

– beta Persei, denominata Algol (dall’arabo: Hamil Ra’s al-Ghul=portatore della testa del demonio). Per i greci era l’orrenda testa della Medusa. Per gli ebrei era la testa di Satana), di magnitudine m=2,1 (al massimo splendore) e distante 72 a.l. Si tratta di una stella variabile con una variazione della luminosità regolare e molto marcata: la sua magnitudine va da m=2,1 a m=3,4 in un periodo molto ristretto: 20h 48’ 56”. Questo comportamento è spiegabile col fatto che Algol non è una stella isolata ma è un sistema
doppio in cui la compagna, poco luminosa, eclissa la stella principale.

La successione delle stelle eta, gamma, delta, epsilon e zeta forma un arco grossolano che prende il nome di Segmento di Perseo.

GLI OGGETTI CELESTI

Questa costellazione è famosa perché il radiante dello sciame meteorico delle Perseidi che si manifesta intorno al 10 di agosto (le cosiddette Lacrime di San Lorenzo) è contenuto in questo settore.

Questo sciame è originato dai detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle, passata al perielio nel 1862 e ritornata nel 1992.

– M34 è un ammasso aperto con una magnitudine m=5,8 e distante circa 1.500 a.l.

– NGC 869 e NGC 884, conosciute anche come Doppio Ammasso del Perseo, sono due ricchi gruppi di stelle posti a circa 7.400 a.l. di distanza.

costellazione di Perseo

L’asterismo della costellazione di Perseo

Perseo visto da Hevelius

Perseo visto da Hevelius

IL MITO

Perseo è un eroe mitologico, figlio di Zeus (Giove) e della mortale Danae.

È conosciuto come colui che riuscì ad uccidere Medusa e a tagliargli la testa con uno stratagemma.

Medusa aveva il potere di trasformare in pietra qualunque essere umano su cui si fosse posato il suo sguardo.

Dal sangue di questo mostro si materializzò il cavallo alato Pegaso.

Con l’aiuto della testa della Medusa racchiusa in un sacco, Perseo riuscì a sconfiggere Cetus, il mostro marino che stava devastando le coste dell’Etiopia e salvò Andromeda, facendone la sua sposa.

PESCE AUSTRALE

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PESCE AUSTRALE

LA COSTELLAZIONE

Il Pesce Australe (in latino Piscis Austrinus, sigla PsA), è una costellazione australe visibile con difficoltà dalle regioni meridionali dell’Italia.

Le coordinate del punto centrale sono: 22h 00min di Ascensione Retta (AR) e -30° di declinazione (delta).

Vedi Tavola ITavola IVTavola VI.

LE STELLE

– alfa Piscis Lustrini, denominata Fomalhaut, ha una magnitudine m=1,2 e dista 25 a.l.

– beta Piscis Lustrini, denominata Fum al Samakah, è un sistema doppio composta da una stella di magnitudine m=4,3 e da un’altra di m=7,9, separate di 30,3”.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare importanza per l’astrofilo.

costellazione di Pesce Australe

L’asterismo della costellazione di Pesce Australe

PPesce Australe (Piscis Notius) visto da Hevelius

Pesce Australe (Piscis Notius) visto da Hevelius

IL MITO

Secondo una leggenda antica, la dea siriana Derceto caduta in un lago fu tratta in salvo da un grosso pesce.

Come ricompensa il pesce fu posto in cielo tra le stelle.

PESCE VOLANTE

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PESCE VOLANTE

LA COSTELLAZIONE

Il Pesce Volante (in latino Volans, sigla Vol), è una piccola costellazione australe, non visibile alle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 08h 00min di Ascensione Retta (AR) e -70° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare importanza per l’astrofilo.

costellazione di Pesce Volante

L’asterismo della costellazione di Pesce Volante

IL MITO

È una costellazione moderna introdotta nel 1603 dall’astronomo Bayer.

PESCI

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PESCI

LA COSTELLAZIONE

I Pesci (in latino Pisces, sigla Psc), è una costellazione zodiacale autunnale e culmina a mezzanotte alla fine di settembre.

A causa della precessione degli equinozi, in questa costellazione cade ora il Punto Gamma, Primo d’Ariete o Punto Vernale, ossia il punto in cui si trova il Sole il primo giorno di primavera.

Il Sole entra in questa costellazione il 12 marzo e vi esce il 18 aprile, per un totale di 37 giorni di permanenza.

Le coordinate del punto centrale sono: 00h 30min di Ascensione Retta (AR) e +15° di declinazione (delta).

Vedi Tavola ITavola VI.

LE STELLE

– alfa Piscium, denominata Al Risha, è un sistema formato da due stelle di magnitudine m=4,3 e m=5,2, separate da un angolo di 3,6”; le stelle sono una azzurra e l’altra gialla.

– zeta Piscium, scoperta da Herschel nel 1781, è un sistema doppio con componenti di magnitudine m=5,2 e m=6,3, separate di un angolo di 23” e distante 140 a.l.

Nell’asterismo della costellazione, l’insieme delle stelle che danno vita ad un pentagono, viene detto il Circoletto.

GLI OGGETTI CELESTI

– M74 è una debole galassia spirale, difficile da osservare, ha una magnitudine m=6,5 e dista 32 milioni di a.l.

costellazione dei Pesci

L’asterismo della costellazione dei Pesci

Pesci visto da Hevelius

Pesci visto da Hevelius

IL MITO

Il mito di questa costellazione è legato ad Afrodite (Venere) e del figlio Eros (Cupido), inseguiti dal mostro Tifone durante la lotta tra gli Dei ed i Titani.

Tifone, figlio di Gea (la madre terra) e Tartaro (il dio dell’oltretomba destinato ai malvagi), era un mostro dalle 100 teste dalle cui bocche uscivano fiamme.

Per volere della madre Gea, Tifone mosse guerra agli dei dell’Olimpo, ma Pan (Fauno) avvisò gli dei e si gettò nel fiume, trasformato in pesce-capra come rappresentato dalla costellazione del Capricorno.

Anche Afrodite e suo figlio cercarono di salvarsi allo stesso modo, trasformandosi in pesci nuotarono lontano dopo essersi legati con una corda per non separarsi.

PITTORE

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PITTORE

LA COSTELLAZIONE

Il Pittore (in latino Pictor, sigla Pie), è una costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 06h 00min di Ascensione Retta (AR) e -55° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IVTavola V.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare importanza per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare importanza per l’astrofilo.

costellazione del Pittore

L’asterismo della costellazione del Pittore

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dall’astronomo francese N. La Caille nel 1752.

Originariamente il suo nome era Equuleus Pictoris, ossia il Cavalletto del Pittore.

POPPA

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POPPA

LA COSTELLAZIONE

La Poppa (in latino Puppis, sigla Pup), è una costellazione australe visibile con difficoltà dalle regioni meridionali dell’Italia.

È parte di quella che un tempo era la costellazione della Nave Argo.

Le coordinate del punto centrale sono: 08h 00min di Ascensione Retta (AR) e -40° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IVTavola VTavola VIII.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare importanza per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

– M46 è un ammasso aperto di magnitudine m=6,1 e distante circa 5.000 a.l.

– M47 è un ammasso aperto di magnitudine m=4,4 e distante circa 1.600 a.l.

– M93 è un ammasso aperto di magnitudine m=6,5 e distante circa 3.500 a.l.

costellazione della Poppa

L’asterismo della costellazione della Poppa

IL MITO

La Poppa è una parte di quella che un tempo costituiva la costellazione della Nave Argo.

La Nave Argo è il mezzo utilizzato dagli Argonauti, guidati da Giasone, durante la spedizione nella Colchide per impadronirsi del Vello D’Oro.

Nel 1756 l’astronomo francese N. La Caille divise la costellazione della Nave Argo in tre costellazioni minori: la Carena, la Poppa e la Vela.

RETICOLO

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RETICOLO

LA COSTELLAZIONE

Il Reticolo (in latino Reticulum, sigla Ret), è una piccola costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 04h 00min di Ascensione Retta (AR) e -60° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare importanza per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare importanza per l’astrofilo.

costellazione del Reticolo

L’asterismo della costellazione del Reticolo

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dall’astronomo francese N. La Caille nel 1752.

Il suo nome è dovuto all’aspetto che assume osservandolo con un binocolo.

SAGITTARIO

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SAGITTARIO

LA COSTELLAZIONE

Il Sagittario (in latino Sagittarius, sigla Sgr), è una costellazione zodiacale estiva e culmina a mezzanotte ai primi di luglio.

Il Sole entra in questa costellazione il 19 dicembre e vi esce il 19 gennaio, per un totale di 32 giorni di permanenza.

Le coordinate del punto centrale sono: 18h 30min di Ascensione Retta (AR) e -30° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IITavola IV.

LE STELLE

– alfa Sagittarii, denominata Rukbat, ha una magnitudine m=4,0.

– beta Sagittarii, denominata Arkab, ha una magnitudine m=3,9.

Unendo le stelle zeta, tau, sigma, phi e lambda, si ottiene una figura simile al mestolo e dato che questo asterismo è immerso nella Via Lattea, prende il nome di Mestolo del Latte o talvolta Teiera.

GLI OGGETTI CELESTI

Questa costellazione contiene molti oggetti celesti perché è attraversata dalla parte più densa della Via Lattea.

Diverse sono le nebulose presenti, ma tutte sono rilevabili solo in fotografia: Nebulosa Laguna, Nebulosa Omega e Nebulosa Trifida.

– M18 è un ammasso aperto di magnitudine m=7,5, posto ad una distanza di circa 3.500 a.l.

– M21 è un ammasso aperto di magnitudine m=7,2, posto ad una distanza di circa 3.500 a.l.

– M22 è un ammasso globulare di magnitudine m=5,1, posto ad una distanza di circa 10.000 a.l.

– M23 è un ammasso aperto di magnitudine m=5,9, posto ad una distanza di circa 2.000 a.l.

– M25 è un ammasso aperto di magnitudine m=6,2, posto ad una distanza di circa 2.200 a.l.

– M28 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,0, posto ad una distanza di circa 19.000 a.l.

– M54 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,7, posto ad una distanza di circa 70.000 a.l.

– M55 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,6, posto ad una distanza di circa 19.000 a.l.

– M69 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,8, posto ad una distanza di circa 34.000 a.l.

– M70 è un ammasso globulare di magnitudine m=8,2, posto ad una distanza di circa 34.500 a.l.

– M75 è un ammasso globulare di magnitudine m=8,5, posto ad una distanza di circa 59.000 a.l.

costellazione del Sagittario

L’asterismo della costellazione del Sagittario

Sagittario visto da Hevelius

Sagittario visto da Hevelius

IL MITO

Secondo la mitologia greca, il Sagittario rappresenta Crotus, un centauro figlio del dio Pan (Fauno).

Viveva con le muse ed era un ottimo arciere.

Queste chiesero a Zeus (Giove) di porlo in cielo e, accontentandole, lo volle raffigurare nell’atto di scoccare una freccia.

SCORPIONE

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SCORPIONE

LA COSTELLAZIONE

Lo Scorpione (in latino Scorpius, sigla Sco), è una costellazione zodiacale estiva e culmina a mezzanotte ai primi di giugno.

Il Sole entra in questa costellazione il 24 novembre e vi esce il 29 novembre, per un totale di solo 6 giorni di permanenza.

Le coordinate del punto centrale sono: 16h 40min di Ascensione Retta (AR) e -35° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IITavola IVTavola VII

LE STELLE

– alfa Scorpii, denominata Antares (= rivale di Marte), ha una magnitudine m=1,1, dista 600 a.l. ed è una gigante rossa. Ha una compagna di colore verde, di magnitudine m=6,0 ad una distanza angolare di 3,5”.

– beta Scorpii, denominata Graffias, è un sistema doppio le cui componenti hanno una magnitudine m=2,6 e m=4,9, separate di un angolo di 13,6”.

– lambda Scorpii, denominata Shaula, ha una magnitudine m=1,6.

GLI OGGETTI CELESTI

– M4 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,0, posto ad una distanza di circa 8.000 a.l.

– M6 è un ammasso aperto di magnitudine m=4,6, posto ad una distanza di circa 1.600 a.l.

– M7 è un ammasso aperto di magnitudine m=3,3, posto ad una distanza di circa 800 a.l.

– M80 è un ammasso globulare di magnitudine m=7,3, posto ad una distanza di circa 9.000 a.l.

costellazione dello Scorpione

L’asterismo della costellazione dello Scorpione

Scorpione visto da Hevelius

Scorpione visto da Hevelius

IL MITO

Secondo la mitologia greca, lo scorpione è quell’animale mandato da Gea (Terra) ad uccidere Orione, per punirlo della sua vanità.

L’eroe si era vantato con Artemide (Diana) e la madre di lei di essere in grado di uccidere qualsiasi animale selvaggio.

Da una piccola crepa del terreno comparve uno scorpione che uccise Orione con un morso ad un piede.

È per questo motivo che le costellazioni di Orione e dello Scorpione sono poste alle estremità opposte del cielo.

SCUDO

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SCUDO

LA COSTELLAZIONE

Lo Scudo (in latino Scutum, sigla Set) è una tra le costellazioni più piccole; visibile in estate.

Le coordinate del punto centrale sono: 18h 40min di Ascensione Retta (AR) e -10° di declinazione (delta).

Vedi Tavola II.

LE STELLE

Non esistono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

– M11, conosciuto col nome di Anatra Selvatica, è un ammasso aperto di magnitudine m=6,1 e distante circa 6.500 a.l.

– M26 è un ammasso aperto di magnitudine m=9,0 e distante circa 5.000 a.l.

costellazione dello Scudo

L’asterismo della costellazione dello Scudo

Scudo visto da Hevelius

Scudo visto da Hevelius

IL MITO

Costellazione moderna introdotta da Hevelius nel 1690, in onore di John Sobieski III di Polonia che sette anni prima aveva fermato l’avanzata dei turchi verso Vienna.

Il nome originario era Scutum Sobiescianum (=scudo di Sobieski), lo stemma di famiglia.

SCULTORE

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SCULTORE

LA COSTELLAZIONE

Lo Scultore (in latino Scultor, sigla Sci), è una piccola costellazione australe, visibile con difficoltà dalle regioni meridionali italiane.

Le coordinate del punto centrale sono: 24h 00min di Ascensione Retta (AR) e -30° di declinazione (delta).

Vedi Tavola ITavola IVTavola VI.

LE STELLE

Non esistono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

– NGC 253 (AR 0h 45m, dec –25°34′) è una galassia di magnitudine m=7,0, scoperta nel 1783 da Caroline Herschel, sorella del famoso William.

costellazione dello Scultore

L’asterismo della costellazione dello Scultore

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dall’astronomo francese N. La Caille nel 1752.

Il nome originale era Apparatus Scultoris (= cavalletto dello scultore).

SERPENTE

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SERPENTE

LA COSTELLAZIONE

Il Serpente (in latino Serpens, sigla Ser) è una costellazione estiva che confina con Ofiuco.

È l’unica costellazione costituita da due parti: Coda del Serpente (Serpens Cauda) e Testa del Serpente (Serpens Caput), separate dalla costellazione di Ofiuco.

Le coordinate del punto centrale sono: 17h 30min di Ascensione Retta (AR) e 0° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IITavola VII.

LE STELLE

– alfa Serpentis, denominata Unukalhai, si trova nella Testa del Serpente ed ha una magnitudine m=2,6 e dista 88 a.l.

– theta Serpentis, denominata Alya, si trova nella Coda del Serpente ed è un sistema doppio in cui entrambe le stelle hanno una magnitudine m=4,9 e sono separate di un angolo di 22”.

GLI OGGETTI CELESTI

– M5 è un ammasso globulare di magnitudine m=6,0 e distante circa 23.500 a.l.

– M16, denominata Nebulosa Aquila, è una nebulosa diffusa di magnitudine m=6,5 e distante circa 8.000 a.l. Questa nebulosa è però visibile solo in fotografia.

costellazione del Serpente

L’asterismo della costellazione del Serpente

Serpente visto da Hevelius

Serpente visto da Hevelius

IL MITO

Secondo la mitologia greca, il serpente ha fornito ad Asclepio (Esculapio), identificato come il Serpentario, l’erba magica che permetteva di resuscitare i morti e di guarire gli ammalati.

SESTANTE

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SESTANTE

LA COSTELLAZIONE

Il Sestante (in latino Sextans, sigla Sex) è una costellazione primaverile.

Le coordinate del punto centrale sono: 10h 00min di Ascensione Retta (AR) e 0° di declinazione (delta).

Vedi Tavola VIII.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

costellazione del Sestante

L’asterismo della costellazione del Sestante

Sestante visto da Hevelius

Sestante visto da Hevelius

IL MITO

Costellazione moderna introdotta da Hevelius nel 1697 per immortalare lo strumento che utilizzava per misurare la posizione delle stelle.

SQUADRA

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SQUADRA

LA COSTELLAZIONE

La Squadra anche detta Regolo (in latino Norma, sigla Nor), è una piccola costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 16h 00min di Ascensione Retta (AR) e -50° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IVTavola VII.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

costellazione della Squadra
L’asterismo della costellazione della Squadra

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dall’astronomo francese La Caille nel 1756.

Rappresenta la squadra di un disegnatore.

TAVOLA (o MENSA)

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TAVOLA (o MENSA)

LA COSTELLAZIONE

La Tavola anche detta Mensa (in latino Mensa, sigla Men), è una costellazione australe invisibile alle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 05h 00min di Ascensione Retta (AR) e -80° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

La costellazione è nota perché contiene parte della Grande Nube di Magellano.

L'asterismo della costellazione della Tavola (o Mensa)

L’asterismo della costellazione della Tavola (o Mensa)

IL MITO

Costellazione moderna introdotta nel 1756 dall’astronomo francese N. La Caille.

Il nome originario era Mons Mensae (Montagna della Tavola), il nome latino di Table Mountain, una località nei pressi del Capo di Buona Speranza in Sud Africa, ove l’astronomo soggiornò per alcuni anni.

TELESCOPIO

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TELESCOPIO

LA COSTELLAZIONE

Il Telescopio (in latino Telescopium, sigla Tel) è una costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 19h 00min di Ascensione Retta (AR) e -50° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IITavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

Costellazione del Telescopio

L’asterismo della costellazione del Telescopio

IL MITO

Costellazione moderna introdotta dall’astronomo francese N. La Caille nel 1752.

La rappresentazione ricorda un lungo telescopio.

TORO

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TORO

LA COSTELLAZIONE

Il Toro (in latino Taurus, sigla Tau), è una costellazione zodiacale invernale e culmina a mezzanotte ai primi di dicembre.

Il Sole entra in questa costellazione il 14 maggio e vi esce il 20 giugno per un totale di 38 giorni di permanenza.

Le coordinate del punto centrale sono: 05h 00min di Ascensione Retta (AR) e +20° di declinazione (delta).

Vedi Tavola V.

LE STELLE

– alfa Tauri, denominata Aldebaran (dall’arabo=l’inseguitrice), è una gigante color arancio ed ha una magnitudine m=0,8 e dista 65 a.l.

– beta Tauri, denominata Al Nath, è di color azzurro, ha una magnitudine m=1,6 e dista 150 a.l.

GLI OGGETTI CELESTI

Iadi (figlie di Atlante e di Etra) sono un gruppo di giovani stelle che danno vita ad una ammasso aperto dalla forma di una “V” e si trovano a 130 a.l.

Pleiadi (figlie di Atlante e di Pleione), indicate con la sigla M45 nel catalogo Messier, sono un ammasso aperto distante circa 430 a.l.
Ad occhio nudo si contano sei o sette stelle, così denominate in ordine decrescente di luminosità: Alcyone (m=2,9), Atlas, Electra, Maia, Merope, Taygeta, Pleione, Celaeno e Asterope. Le Pleiadi vengono indicate anche come le Sette Sorelle, o le Sette Piccole Caprette (in America Latina).

– M1, conosciuta come Nebulosa del Granchio, ha una magnitudine m=8,6 e si trova a circa 6.000 a.l. di distanza. 

Costellazione del Toro

L’asterismo della costellazione del Toro

Costellazione del Toro

Toro visto da Hevelius

IL MITO

Questa costellazione rappresenta un toro che emerge tra le onde.

Si narra che Zeus (Giove), vista la straordinaria bellezza di Europa, figlia del re di Fenicia Agenore, si invaghì di lei e per conquistarla si trasformò in toro e si mescolò alle mandrie di Agenore.

La ragazza rimase ammaliata da questo maestoso toro bianco che pascolava mansueto.

Il toro le si inginocchiò davanti, e la fanciulla salì sulla groppa per intrecciare una ghirlanda di fiori intorno alle corna.  

A questo punto l’animale iniziò a correre verso il mare e si diresse verso Creta, dove Zeus riprese il suo aspetto e fece di lei la sua amante.

Uno dei loro figli fu Minosse che divenne poi re dell’isola e che fece costruire il palazzo di Cnosso dove si tenevano i giochi di abilità con i tori.

TRIANGOLO

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TRIANGOLO

LA COSTELLAZIONE

Il Triangolo (in latino Triangulum, sigla Tri) è una costellazione autunnale e culmina a mezzanotte alla fine di ottobre.

Le coordinate del punto centrale sono: 02h 20min di Ascensione Retta (AR) e +32° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IIITavola VI.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

– M33, denominata Spirale del Triangolo, è una galassia spirale di magnitudine m=5,7 e distante circa 3 milioni di a.l.

Costellazione del Triangolo

L’asterismo della costellazione del Triangolo

Triangolo Minore

Triangolo Maggiore

IL MITO

Per i Romani il triangolo era la rappresentazione celeste della Sicilia. Isola creata da Giove dietro insistenze di Cerere.

TRIANGOLO AUSTRALE

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TRIANGOLO AUSTRALE

LA COSTELLAZIONE

Il Triangolo Australe (in latino Triangulum Australe, sigla TrA) è una costellazione australe invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 24h 00min di Ascensione Retta (AR) e -65° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

Costellazione Triangolo Australe

L’asterismo della costellazione del Triangolo Australe

Costellazione Triangolo Australe

Triangolo Australe visto da Hevelius

IL MITO

Costellazione moderna creata da Bayer nel 1603.

TUCANO

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TUCANO

LA COSTELLAZIONE

Il Tucano (in latino Tucana, sigla Tue), è una piccola costellazione australe, non visibile alle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 24h 00min di Ascensione Retta (AR) e -65° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Piccola Nube di Magellano.

– NGC 104 (AR 00h 24m, dec –72° 05’), conosciuto anche come 47 Tucanae, è un ammasso globulare.

Costellazione del Tucano

L’asterismo della costellazione del Tucano

Costellazione del Tucano

Tucano visto da Hevelius

IL MITO

È una costellazione moderna introdotta alla fine del 1500 dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman.

Rappresenta l’uccello di cui porta il nome.

UCCELLO DEL PARADISO

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UCCELLO DEL PARADISO

LA COSTELLAZIONE

L’Uccello del Paradiso (in latino Apus, sigla Aps) è una piccola costellazione australe nei pressi del Polo Sud Celeste, praticamente invisibile dalle nostre latitudini.

Le coordinate del punto centrale sono: 16h 00min di Ascensione Retta (AR) e -75° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IV.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo.

GLI OGGETTI CELESTI

Non ci sono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

Costellazione Uccello del Paradiso

L’asterismo della costellazione dell’Uccello del Paradiso

IL MITO

È una costellazione moderna introdotta da Bayer nel 1603.

Rappresenta un uccello che vive in Nuova Guinea.

UNICORNO

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UNICORNO

LA COSTELLAZIONE

L’Unicorno (in latino Monoceros, sigla Mon), è una costellazione invernale e culmina a mezzanotte i primi di gennaio.

Le coordinate del punto centrale sono: 07h 00min di Ascensione Retta (AR) e -05° di declinazione (delta).

Vedi Tavola VTavola VIII.

LE STELLE

– beta Monocerotis è un sistema triplo le cui componenti hanno una magnitudine m=4,5 e m=6,5, separate da un angolo di 7,3”, ed una terza stella di magnitudine m=6,1 distante 10”.

GLI OGGETTI CELESTI

– M50 è un ammasso aperto di magnitudine m=7,2 e distante oltre 3.000 a.l.

– NGC 2244 (AR 6h 32m, dec +4°52’) è un ammasso aperto distante circa 4.500 a.l.

La costellazione contiene la celebre Nebulosa Rosetta che però è visibile solo in fotografia.

Costellazione dell'Unicorno

L’asterismo della costellazione dell’Unicorno

Costellazione dell'Unicorno

Unicorno visto da Hevelius

IL MITO

Costellazione moderna inventata dall’astronomo olandese Petrus Plancius nel 1613 e introdotta da Hevelius nel 1690.

L’Unicorno è un animale mitologico con un lungo corno sulla fronte.

VELA

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VELA

LA COSTELLAZIONE

La Vela (in latino Vela, sigla Vel), è una costellazione australe invisibile per le nostre latitudini.

È la parte più grande di quella che un tempo era la costellazione della Nave Argo.

Le coordinate del punto centrale sono: 09h 00min di Ascensione Retta (AR) e -48° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IVTavola VIII.

LE STELLE

– delta Velorum, denominata Koo She, ha una magnitudine m=2,0 e a 2,6” di distanza ha un compagno di magnitudine m=5.1.

– gamma Velorum, denominata Regor, ha una magnitudine m=1,8 e a 41,2” di distanza ha un compagno di magnitudine m=4,2.

Le stelle Delta e Kappa Velorum, insieme a Epsilon e Iota Carinae, formano la “Falsa Croce del Sud”. Rispetto alla vera, questa è più grande, meno brillante e più regolare.

GLI OGGETTI CELESTI

Non esistono oggetti celesti di particolare interesse per l’astrofilo.

Costellazione della Vela

L’asterismo della costellazione della Vela

IL MITO

La Vela è una parte di quella che un tempo costituiva la costellazione della Nave Argo.

La Nave Argo è il mezzo utilizzato dagli Argonauti, guidati da Giasone, durante la spedizione nella Colchide per impadronirsi del Vello D’Oro.

Nel 1756 l’astronomo francese N. La Caille divise la costellazione della Nave Argo in tre costellazioni minori: la Carena, la Poppa e la Vela.

VERGINE

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VERGINE

LA COSTELLAZIONE

La Vergine (in latino Virgo, sigla Vir), è una costellazione zodiacale primaverile e culmina a mezzanotte ai primi di aprile.

Il Sole entra in questa costellazione il 16 settembre e vi esce il 31 ottobre, per un totale di 46 giorni di permanenza.

Le coordinate del punto centrale sono: 13h 00min di Ascensione Retta (AR) e 0° di declinazione (delta).

Vedi Tavola IITavola VII.

LE STELLE

– alfa Virginis, denominata Spica, ha una magnitudine m=1,0 e dista 275 a.l. Gli arabi la chiamarono l’Incustodita, la Solitaria o l’Indifesa, perché si trova in una zona povera di stelle.

– beta Virginis, denominata Alaraf o Zavijah (dall’arabo=l’angolo), ha una magnitudine m=3,8 e dista 32 a.l.

– gamma Virginis, denominata Porrima, ha una magnitudine m=2,7 e dista 30 a.l. È un sistema doppio difficile da risolvere.

– delta Virginis, denominata Minelauva ( e soprannominata da Padre Angelo Secchi “la bellissima”), ha una magnitudine m=3,6 e dista 90 a.l.

– epsilon Virginis, denominata Vindemiatrix, ha una magnitudine m=2,8 e dista 90 a.l.

GLI OGGETTI CELESTI

– M49 è una galassia ellittica di magnitudine m=8,4, posta ad una distanza di circa 50 milioni di a.l.

– M84 e M86 sono due galassie ellittiche vicine, di magnitudine m=9,2 e distano entrambe circ a 50 milioni di a.l.

– M87 è una galassia ellittica di magnitudine m=8,6, posta ad una distanza di circa 50 milioni di a.l.

– M104 è una galassia ellittica, conosciuta col nome di Galassia Sombrero, di magnitudine m=8,3, posta ad una distanza di circa 42 milioni di a.l.

Costellazione della vergine

L’asterismo della costellazione della Vergine

Vergine visto da Hevelius

Vergine visto da Hevelius

IL MITO

La Vergine è l’unica figura femminile dello Zodiaco.

Essa rappresenta diversi personaggi divini a seconda del paese di provenienza.

Per i greci, era Dike, dea della giustizia, figlia di Zeus (Giove) e Temi.

Dike era una delle Ore, le tre Sorelle che presiedevano al corso delle stagioni e sovrintendevano la fecondità dei campi.

Quando Zeus detronizzò il padre, gli uomini anziché essere felici ed onorare gli dei, cedettero alla violenza.

Dopo averli a lungo ammoniti, la dea, scacciata dalle colpe degli uomini, li abbandonò per salire in cielo e porsi nello Zodiaco.

VOLPETTA

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VOLPETTA

LA COSTELLAZIONE

La Volpetta (in latino Vulpecula, sigla Vul), è una piccola costellazione estiva, difficile da individuare, e culmina a mezzanotte a fine luglio.

Le coordinate del punto centrale sono: 20h 00min di Ascensione Retta (AR) e +25° di declinazione (delta).

Vedi Tavola I.

LE STELLE

Non ci sono stelle di particolare interesse per l’astrofilo

GLI OGGETTI CELESTI

– M27, denominata Nebulosa Manubrio, è una nebulosa planetaria con una magnitudine m=8,1 e distante 1.000 a.l.

– NGC 6940 (AR 20h 35min, dec +28° 18’), è un ammasso aperto con una bassa luminosità superficiale ma è facile per binocoli e telescopi.

Volpetta

L’asterismo della costellazione della Volpetta

Volpetta

Volpetta visto da Hevelius

IL MITO

È una costellazione moderna introdotta nel 1690 dall’astronomo Hevelius.

In origine si chiamava Vulpecula et Ansa (la Volpetta e l’Oca), infatti veniva ritratta con una volpe che azzannava un’oca.

GUIDE APA – STAZIONAMENTO TELESCOPIO NEWTONIANO MANUALE

GUIDE APA – STAZIONAMENTO TELESCOPIO NEWTONIANO MANUALE

Posizionare la montatura (treppiede) nella zona prescelta, controllando la libertà di visione nella parte di cielo interessata e possibilmente dalla parte ove si trova la stella Polare.

TREPPIEDE TELESCOPIO

Fig 01 – Treppiede del telescopio

Controllare con una livella l’orizzontalità del piano su cui va montata la testata equatoriale.

MESSA IN bOLLA

Fig 02 – Messa in bolla del treppiede

Montare la testata e posizionarla con l’asse AR verso nord: con la bussola di giorno e con la stella Polare di notte.
Con la bussola, posizionarsi ad una certa distanza, per ridurre eventuali influenze della massa metallica della montatura; traguardare l’ago della bussola e ricercare un elemento del paesaggio oltre la montatura che rappresenti il nord, verso cui aggiusteremo l’asse inclinato della montatura.

POSIZIONAMENTO A NORD

fig 03 – Posizionamento a Nord

POSIZIONAMENTO A NORD

Fig 04 – Posizionamento a Nord

Controllare che l’indicatore di Latitudine indichi la latitudine del posto.

Scala della latitudine

Fig 05 – Scala della latitudine

Montare il contrappeso.

Contrappeso montato

Fig 06 – Prendere il tubo ottico e …

Tubo ottico

Fig 07 – Tubo ottico

Posizionarlo sulla culla della montatura, in modo che il porta-oculare sia in posizione orizzontale.

Tubo ottico montato

Ffig 08 – Tubo ottico montato

Montare (se non già montato) il cercatore.

Cercatore montato

Fig 09 – Cercatore montato

Occorre ora ALLINEARE il cercatore con il tubo ottico, e per farlo occorre:

– Ricercare un oggetto lontano da usare come bersaglio (antenna, palo della corrente, traliccio alta tensione, ecc.) facile da riconoscere quando lo si cerca nel cercatore,

Allineamento cercatore

Fig 10 – Allineamento cercatore

– Inserire l’oculare con la lunghezza focale più alta (valore in mm più grande, 25 mm in questo caso),

– Centrare l’oggetto prescelto attraverso l’oculare,

Oculare a lunga focale

Fig 11 – Oculare a lunga focale

– Senza muovere il tubo, traguardare lo stesso oggetto attraverso il cercatore e regolare le viti in modo da centrare lo stesso oggetto sul crocicchio di riferimento visibile attraverso il cercatore,

Crocicchio di riferimento nel cercatore

Fig 12 – Crocicchio di riferimento nel cercatore

   Il telescopio è pronto all’uso.

   Per controllare che tutto sia stato eseguito correttamente, quando il cielo è buio, puntare la stella Polare, guardare nell’oculare mentre si fa ruotare il tubo intorno all’Asse di AR: la Polare deve rimanere nel campo inquadrato o tutt’al più mostrare solo una leggera ondulazione, altrimenti controllare che l’asse di AR sia diretta verso il nord e che l’alzata di quest’asse indichi la latitudine.

NOTA BENE: l’allineamento del cercatore non si fa solo all’inizio, ma lo si fa molte volte durante la seduta osservativa, in modo da correggere eventuali errori iniziali o urti accidentali.

USO DELLE SCALE GRADUATE

   Controllare che la scala di declinazione indichi 90° con telescopio puntato sulla Stella Polare. Per i piccoli telescopi questa scala è fissa.

Scala di declinazione

Fig 13 – Scala di declinazione

   Per trovare un oggetto con le scale graduate, occorre “agganciare” la scala dell’Ascensione Retta AR con la volta celeste, e per farlo, occorre trovare un oggetto in cielo con AR conosciuta, puntare il telescopio ed azionare il moto orario di inseguimento.

Scala di Ascensione Retta e moto orario di inseguimento

Fig 14 – Scala di Ascensione Retta e moto orario di inseguimento

– Spostare la scala graduata di AR del telescopio sino ad avere indicato sul riferimento il valore dell’oggetto inquadrato.

Att.ne: la scala è doppia e prevede una scala in aumento in un senso ed un’altra scala in aumento in senso opposto: usare quella che ruotando il tubo ottico verso est, le ore di AR indicate devono essere in aumento.

   La doppia scala serve sia per il cambio di emisfero da Boreale ad Australe, ma anche se si effettua il ribaltamento del tubo per oggetti che si trovano in posizioni particolari.

– Fissare la scala con l’apposita vite.

– Controllare che sulla scala della declinazione risulti il valore di declinazione dell’oggetto inquadrato.

   Se desideriamo trovare un oggetto di cui conosciamo le coordinate, ma che non vediamo ad occhio nudo, occorre posizionare il telescopio sulla coordinata di declinazione del nuovo oggetto.

– Ruotare il telescopio sull’asse di AR, sino a trovare il valore di AR del nuovo oggetto.

– Guardare nel cercatore ed identificare l’oggetto cercato.

– Usando le manopole del telescopio, centrare l’oggetto nel cercatore.

– Guardare nell’oculare, dopo aver inserito l’oculare a più lunga focale (minor ingrandimento e maggiore campo inquadrato) e regolare il telescopio in modo che      l’oggetto sia al centro.

– Sostituire l’oculare con una focale man mano più corta e posizionare sempre al centro l’oggetto prima di passare all’oculare successivo.

– Ripetere questo passaggio sino a trovare l’ingrandimento soddisfacente per l’oggetto da osservare.

 

ACQUARIO: BROCCA DELL’ACQUA

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ACQUARIO: BROCCA DELL’ACQUA

La parte centrale della costellazione forma un asterismo a forma di grossa “Y”.

La figura è delineata dalle stelle gamma, eta, pi e con zeta Aqr al centro.

Questo asterismo è denominato “Brocca dell’Acqua”.

ACQUARIO: BROCCA DELL'ACQUA

ARIETE: MOSCA DEL NORD

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ARIETE: MOSCA DEL NORD

Il piccolo gruppo di stelle, 33, 35, 39 e 41 Ari, viene denominato Musca Borealis = Mosca del Nord.

ARIETE: MOSCA DEL NORD

AURIGA: I CAPRETTI

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AURIGA: I CAPRETTI

L’Auriga è una costellazione che grossolanamente ha la forma di un pentagono.

Vicino alla stella alfa (Capella = la capretta) vi è un piccolo trio di stelle: epsilon, zeta e eta Aur, che rappresentano i capretti.

AURIGA: I CAPRETTI
 

CANCRO: PRESEPE, MANGIATOIA

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CANCRO: PRESEPE, MANGIATOIA

Nella costellazione del Cancro esiste un ammasso aperto di stelle denominato M44 e che prende il nome di Presepe.

Questo ammasso insieme alle stelle Gamma e Delta Canceri forma l’asterismo soprannominato “gli Asinelli e la Mangiatoia”.

CANCRO: PRESEPE, MANGIATOIA
 

 

BALENA: TESTA DELLA BALENA

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BALENA: TESTA DELLA BALENA

Nell’asterismo della costellazione della Balena, la parte a forma di pentagono racchiusa tra le stelle alfa, gamma, csi2, mu e lambda Cet, è la Testa della Balena.

BALENA: TESTA DELLA BALENA

 

CIGNO: CROCE DEL NORD

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CIGNO: CROCE DEL NORD

L’asterismo formato dalle stelle alfa, beta, gamma, delta ed epsilon Cyg è denominato anche Croce del Nord, in contrapposizione al corrispondente asterismo presente nell’emisfero Australe nella costellazione della Croce e denominato Croce del Sud.

CIGNO: CROCE DEL NORD

 

CROCE: CROCE DEL SUD, SACCO DI CARBONE

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CROCE: CROCE DEL SUD, SACCO DI CARBONE

La Croce del Sud è la parte della costellazione della Croce formato dalle stelle alfa1, beta, delta e gamma Cru.

In questa costellazione è presente una macchia scura della Via Lattea soprannominata Sacco di Carbone.

Per gli indigeni africani è la Borsa Vecchia.

CROCE: CROCE DEL SUD, SACCO DI CARBONE

 

DELFINO: FERETRO DI GIOBBE

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DELFINO: FERETRO DI GIOBBE

La parte a forma di rombo dell’asterismo della costellazione del Delfino, indicata dalle stelle alfa, beta, gamma e delta Del, prende il nome di Feretro di Giobbe, per la vaga rassomiglianza con una bara stilizzata.

DELFINO: FERETRO DI GIOBBE

 

DRAGO: LOSANGA

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DRAGO: LOSANGA

Il quadrilatero irregolare dell’asterismo della costellazione del Drago forma la Losanga o Testa del Drago ed è composta dalle stelle gamma, beta, csi e mu Draconis.

DRAGO: LOSANGA

 

ERCOLE: CHIAVE DI VOLTA

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ERCOLE: CHIAVE DI VOLTA

Nella costellazione di Ercole il quadrilatero formato dalle stelle epsilon, zeta, eta e pi, è noto col nome di Chiave di Volta, perché durante il periodo estivo (alle nostre latitudini) in prima serata è la parte culminante della volta celeste, per analogia alla chiave di volta di una cupola terrena.

ERCOLE: CHIAVE DI VOLTA

 

ESAGONO INVERNALE

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ESAGONO INVERNALE

L’Esagono Invernale è un asterismo che raggruppa le stelle più brillanti del cielo invernale:

1 – Sirio nel Cane Maggiore.

2 – Rigel in Orione.

3 – Aldebaran nel Toro.

4 – Capella nell’Auriga.

5 – Castore e Polluce nei Gemelli.

6 – Procione nel Cane Minore.

È simile alla Grande G, non comprende ma racchiude le stelle Bellatrix e Betelgeuse, nella costellazione di Orione.

ESAGONO INVERNALE

 

GLORIA DI FREDERIK

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GLORIA DI FREDERIK

Vecchia costellazione che comprendeva le stelle iota, chi, lambda e psi di Andromeda.

 

GRANDE “G”

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GRANDE “G”

La Grande “G” è un asterismo, o meglio un percorso, che permette di spostarci nel cielo invernale alla ricerca degli oggetti più belli.

Anzi, questo percorso è il compendio degli oggetti più interessanti di tutta la volta celeste, soprattutto invernale.

La partenza è dalla inconfondibile costellazione di Orione, con la sua stella porta bandiera: Betelgeuse, una gigante rossa; si prosegue con Bellatrix, la stella posta sulla spalla destra del gigante Orione; si scende in basso verso Rigel, una stella di colore azzurro, la seconda in luminosità di Orione.

La stella successiva è la splendente Sirio, nel Cane Maggiore, si torna verso l’alto ed è la volta di Procione nel Cane Minore.

A questo punto si sale verso la costellazione dei Gemelli e s’incontra prima Polluce e poi Castore.

Si devia verso destra e si raggiunge Capella, la stella più brillante della costellazione dell’Auriga.

La Grande “G” si completa raggiungendo Aldebaran, la gigante rossa nella costellazione del Toro.

GRANDE “G”

 

IDRA: TESTA DELL’IDRA

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IDRA: TESTA DELL’IDRA

La zona della costellazione dell’Idra racchiusa tra le stelle delta, epsilon, eta e sigma Hya è indicata come la Testa dell’Idra.

 IDRA: TESTA DELL’IDRA

LEONE: FALCETTO

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LEONE: FALCETTO

Nella costellazione del Leone, le stelle che rappresentano la testa del Leone unite a quelle che formano la zampa anteriore (alfa, eta, gamma, zeta, mu ed epsilon Leo), raffigurano un arco con un tratto rettilineo è l’asterismo chiamato Falcetto (Sickle in inglese).

LEONE: FALCETTO

 

OFIUCO: TORO DI PONIATOWSKI

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OFIUCO: TORO DI PONIATOWSKI

Nella costellazione di Ofiuco, le tre stelle in alto a sinistra, 67, 68 e 70 Ophiuchi vicino a gamma e beta, formano l’asterismo denominato il Toro di Poniatowski, una piccola costellazione non riconosciuta dall’IAU. Le tre stelle formano un triangolo che ricorda vagamente le corna di un toro.

Il suo nome è in onore di Stanislao Poniatowski, re di Polonia tra il 1764 ed il 1795, il cui stemma riporta la testa di un toro.

OFIUCO: TORO DI PONIATOWSKI

   

   

ORIONE: CINTURA – TRE MARIE – SPADINO – SPECCHIO DI VENERE

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ORIONE: CINTURA – TRE MARIE – SPADINO – SPECCHIO DI VENERE

Nella costellazione di Orione, le tre stelle affilate, delta, epsilon e zeta, formano l’asterismo della Cintura di Orione.

In America Latina questo asterismo è conosciuto col nome di le Tre Marie.

Il quadrilatero formato dalle stelle zeta, delta, eta e le stelle nell’intorno della Nebulosa di Orione rappresenta lo Specchio di Venere. Le stelle nei dintorni della Nebulosa di Orione M42 formano lo Spadino, o il manico dello specchio.

ORIONE: CINTURA - TRE MARIE - SPADINO - SPECCHIO DI VENERE

 

ORSA MAGGIORE: GRANDE MESTOLO – BARA – CARRO DI CHARLES

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ORSA MAGGIORE: GRANDE MESTOLO – BARA – CARRO DI CHARLES

L’Orsa Maggiore è una costellazione nota erroneamente anche col nome di “Gran Carro”, ma tale denominazione si riferisce solo all’insieme delle sette stelle più luminose e che formano l’asterismo a forma di carro.

In America questa costellazione prende il nome di The Big Dipper = il Grande Mestolo.

Le tre stelle del timone ne raffigurano il manico.

Talvolta la si trova indicata col nome di The Charles’s Wain = il Carro di Charles, in questo caso, il timone rappresenta l’asta anteriore del carro.

In Gran Bretagna viene soprannominato l’Aratro.

Per alcuni il carro viene identificato come la Bara, e le tre stelle del timone sono le Prèfiche, le donne che nell’antica Roma, ed ancora oggi in alcune regioni italiane, lodavano a pagamento un morto.

ORSA MAGGIORE: GRANDE MESTOLO - BARA - CARRO DI CHARLES
   

ORSA MINORE: GUARDIANI DEL POLO – PICCOLO MESTOLO

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ORSA MINORE: GUARDIANI DEL POLO – PICCOLO MESTOLO

In America la costellazione dell’Orsa Minore è conosciuta col nome di Little Dipper = Piccolo Mestolo, mentre da noi è il Piccolo Carro, per analogia nella forma dell’asterismo centrale del Grande Carro dell’Orsa Maggiore.

Il timone del Piccolo Carro che termina con la Stella Polare, rappresenta il manico del mestolo.

Le stelle gamma e beta solitamente sono le uniche che si vedono nelle vicinanze della Stella Polare, per questo motivo sono anche soprannominati i Guardiani (del Polo).

ORSA MINORE: GUARDIANI DEL POLO - PICCOLO MESTOLO

PEGASO E ANDROMEDA: QUADRATO DI PEGASO

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PEGASO E ANDROMEDA: QUADRATO DI PEGASO

Nella costellazione di Pegaso, col nome di Quadrato di Pegaso si intende l’asterismo a forma di quadrilatero ai cui vertici si trovano le stelle alfa, beta, gamma Peg ed alfa And.

PEGASO E ANDROMEDA: QUADRATO DI PEGASO

 

 

PERSEO: SEGMENTO DI PERSEO

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PERSEO: SEGMENTO DI PERSEO

Nella costellazione di Perseo, la successione delle stelle eta, gamma, delta, epsilon e zeta. 

Per forma un arco grossolano che prende il nome di Segmento di Perseo.

PERSEO: SEGMENTO DI PERSEO

 

PESCI: CIRCOLETTO

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PESCI: CIRCOLETTO

Nell’asterismo della costellazione dei Pesci, l’insieme delle stelle che danno vita ad un pentagono, viene detto Circoletto.

Rappresenta la testa del pesce ed è formato dalle stelle gamma, theta, iota, lambda e kappa Psc.

PESCI: CIRCOLETTO

 

SAGITTARIO: MESTOLO PER IL LATTE – TEIERA

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SAGITTARIO: MESTOLO PER IL LATTE – TEIERA

Nella costellazione del Sagittario, unendo le stelle zeta, tau, sigma, phi e lambda, si ottiene una figura simile al mestolo (lo stesso presente nell’Orsa Maggiore e nell’Orsa Minore) e dato che questo asterismo è immerso nella Via Lattea, prende il nome di Mestolo del Latte o talvolta Teiera.

SAGITTARIO: MESTOLO PER IL LATTE - TEIERA

TORO: IADI

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TORO: IADI

Ammasso aperto nella costellazione del Toro che include la zona a forma di “V” e che comprende le stelle alfa, gamma, delta e epsilon Tau.

TORO: IADI

TORO: PLEIADI – SETTE SORELLE

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TORO: PLEIADI – SETTE SORELLE

Le Pleiadi (figlie di Atlante e di Pleione), indicate con la sigla M45 nel catalogo Messier, sono un ammasso aperto distante circa 430 a.l.

Ad occhio nudo si contano sei o sette stelle, così denominate in ordine decrescente di luminosità: Alcyone (m=2,9), Atlas, Electra, Maia, Merope, Taygeta, Pleione, Celaeno e Asterope.

Le Pleiadi vengono indicate anche come le Sette Sorelle, o le Sette Piccole Caprette (in America Latina).

TORO: PLEIADI - SETTE SORELLE

TRIANGOLO ESTIVO

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TRIANGOLO ESTIVO

Il Triangolo Estivo è un asterismo a forma di un triangolo isoscele che si ottiene unendo con una linea immaginaria le tre stelle che si stagliano sulla nostra testa: Deneb nella costellazione del Cigno, Vega nella costellazione della Lira ed Altair nella costellazione dell’Aquila.

Queste tre stelle formano un triangolo isoscele molto utile per orientarci in cielo.

È uno degli asterismi usato per trovare la Stella Polare e quindi il nord. Infatti, ribaltando il vertice del triangolo, indicato dalla stella Altair, si arriva in una zona povera di stelle; l’unica che risalta, anche se non particolarmente brillante, è la Stella Polare, ossia il Polo Nord Celeste.

TRIANGOLO ESTIVO

 

TRIANGOLO INVERNALE

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TRIANGOLO INVERNALE

Il Triangolo Invernale è un asterismo che domina il cielo serale invernale alle nostre latitudini.

La figura è formata da Sirio nel Cane Maggiore, Procione nel Cane Minore e Betelgeuse in Orione.

TRIANGOLO INVERNALE

 

TRIANGOLO DI PRIMAVERA

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TRIANGOLO DI PRIMAVERA

Il Triangolo di Primavera è un asterismo che domina il cielo serale primaverile alle nostre latitudini.

La figura è formata da Arturo in Bootes, Spica nella Vergine e Denebola nel Leone.

 triangolo primavera

VELA: LA FALSA CROCE

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VELA: LA FALSA CROCE

La Falsa Croce è un asterismo che identifica la figura a forma di croce formata dalle stelle delta e kappa Vel ed epsilon e iota Car.

È simile alla Croce del Sud ma rispetto alla vera è più grande, più regolare e meno luminosa.

VELA: LA FALSA CROCE

 

ASTROSOLE

ASTROSOLE

Astrosole

Modello di Astrosole

Con questo modellino si rappresenta lo strano modo con cui lo Zodiaco sorge e tramonta, ogni giorno, sul nostro orizzonte: così lo vedremmo se non ci fosse il Sole.

Malgrado la presenza del Sole, ogni giorno (=notte) si può osservare quasi tutto lo Zodiaco (circa 300° su 360°).    

CALENDARIO PERPETUO

CALENDARIO PERPETUO

CALENDARIO PERPETUO

Calendario Perpetuo

Modellino di Calendario Perpetuo per gli anni che vanno dal 1928 al 2049.

Seguendo le istruzioni inserite nel foglio, si costruisce il modellino e si può trovare il giorno della settimana di tutti i giorni degli anni indicati.    

GIROPIANETI

GIROPIANETI

Giropianeti

Giropianeti

Il modellino fornisce, per ogni pianeta, alcuni dati e precisamente: la distanza da Sole, il diametro, la temperatura Max e Min, il periodo di rotazione ed il numero di satelliti.  

GIROSOLE

GIROSOLE

GIROSOLE

Girosole

Con questo modellino si può conoscere, e verificare con i propri occhi, qual è l’esatta posizione del Sole nelle costellazioni dello Zodiaco in qualunque giorno dell’anno. 

NOTTURNALE (o NOTTURLABIO)

NOTTURNALE (o NOTTURLABIO)

Notturnale o nottulabio

Notturnale

Di solito questo strumento viene costruito per fornire l’ora notturna locale mediante la Stella Polare e il Grande Carro.

Poiché durante il periodo invernale, nelle ore serali, il Grande Carro non è visibile ed al suo posto (o quasi…) si trova facilmente la costellazione di Cassiopea, questo Notturlabio è stato preparato per fornire l’ora notturna sfruttando anche questa costellazione.   

PRECESSIONARIO

PRECESSIONARIO 

Precessionario

Precessionario

In un Anno Platonico (26.000 anni) ogni costellazione zodiacale sarà attraversata dal Sole in tutti i mesi dell’anno.

Con questo modellino si può vedere quando (in quale millennio) una certa costellazione sarà attraversata dal Sole in un certo mese.

E contemporaneamente conoscere quale sarà la Stella Polare di quel periodo.

Si possono conoscere tutte le passate, la presente e le future Stelle Polari.